“Negli ultimi due giorni, abbiamo letto con grande interesse i dati dell’Istat e dei sondaggi pubblicati da diversi quotidiani. Il quadro che emerge è disastroso e la dice lunga su quanto il governo sia lontano anni luce dalla realtà del Paese. I numeri parlano chiaro: la fiducia dei cittadini nella sanità pubblica è ai minimi storici, al 52%, superata dal sistema provato che può vantare il 61%. L’esecutivo sta riuscendo nel suo intento di smantellare il Servizio sanitario nazionale. E nel frattempo, oltre 22 milioni di persone, il 40% degli italiani, sono costrette ad attendere mesi e a volte purtroppo anni per ricevere le cure. E le alternative non sono molto più agevoli, visto che c’è chi si trova costretto a cambiare Regione per trattare malattie gravi. Secondo il sondaggio dell’Istituto Noto, addirittura due cittadini su tre si sono visti costretti a pagare per accedere alle visite nel privato, accettando di impoverirsi per curarsi. Ma soprattutto restano milioni gli italiani che scelgono di rinunciare direttamente alle cure. Numeri assolutamente inaccettabili.
E il governo cosa fa? Continua a tagliare la sanità pubblica. L’unica mossa condivisibile inserita in manovra è il rinnovo dei contratti del personale, che però non è nemmeno lontanamente sufficiente per ridurre il gap con i colleghi degli altri Paesi europei. Senza contare il fatto che gli stessi operatori sanitari non chiedono di essere pagati per lavorare di più, ma di avere più colleghi per poter lavorare su turni più umani. Di fronte a tutto questo, Meloni e i suoi continuano a vantarsi di fantasiosi stanziamenti storici, dimostrando di essere completamente fuori dalla realtà e molto pericolosi per il futuro del nostro Ssn”.
Lo scrivono in una nota congiunta Sentori e Deputati del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali.