L’Anaao Assomed giudica positivamente l’istituzione decisa dal Ministro della Salute del Tavolo Tecnico per lo studio delle criticità emergenti dall’attuazione dei Regolamenti dell’assistenza ospedaliera, il DM 70 e dell’assistenza territoriale, il DM 77 perchè potenzialmente utile al rafforzamento e all’innovazione del SSN.
“Il DM 70 da diversi anni – commenta il Segretario Nazionale dell'Associazione Pierino Di Silverio al termine dell’incontro di oggi - ha mostrato limiti, storture e inadeguatezze che hanno contribuito, senza esserne la causa principale, all’indebolimento dell’assistenza ospedaliera e al peggioramento delle condizioni di lavoro, costituendo un elemento di strutturale fragilità reso evidente dalla crisi pandemica. Prova ne sia che nel 2021 era già stato avviato un percorso di riforma che aveva prodotto una prima bozza mai arrivata a formalizzazione”.
“Il DM 77 vive, per il momento sulla carta, nelle elaborazioni teoriche dei modelli organizzativi e nelle poche e difformi esperienze regionali che ne hanno anticipato i principi ispiratori. Ha l’innegabile pregio di affrontare, innovando e investendo, la non più rinviabile riforma dell’assistenza territoriale e delle cure primarie”.
“È evidente – prosegue Di Silverio - che i due Decreti, pur nelle macroscopiche differenze di genesi e di fase di attuazione, costituiscono i riferimenti organizzativi delle due parti naturalmente complementari e sinergiche del SSN, che insieme dovrebbero realizzare la tanto auspicata continuità dei percorsi di cura ospedale-territorio e garantire la reale presa in carico dei bisogni di salute delle persone”.
“Le migliori intenzioni riformatrici devono però fare i conti con condizioni di realtà, che rendono le riforme più difficili e necessarie”.
“Da molti anni il SSN convive con una condizione di sottofinaziamento pubblico che ci ha reso “il primo dei paesi poveri” nel confronto internazionale, minando le fondamenta dell’universalismo egualitario su cui si regge il diritto alla salute. Invertire potentemente questa condizione di impoverimento strutturale, tecnologico e professionale è il presupposto necessario e prioritario di qualsiasi riforma di sistema che altrimenti sarebbe l’ennesimo libro dei sogni che diventano incubi nel buio del razionamento”.
“La grande occasione del PNRR sta diventando per la sanità un’occasione persa. La quantità di risorse sino ad ora utilizzata è irrisoria rispetto alla disponibilità ed è di attualità l’allarme lanciato dalle Regioni sulla mancanza di risorse dedicate al personale e la necessità di una parziale revisione del Piano su tempistiche e messa a terra di alcuni interventi previsti”.
“Questi due soli macroscopici esempi - molti altri se ne potrebbero elencare - per ribadire la scontata evidenza che non sono credibili riforme parziali e tecniche di assetti organizzativi fuori contesto. La migliore riscrittura del DM 70 e la più forte implementazione del DM 77 non vivrebbero in un Sistema sanitario in cronica crisi d’identità e di risorse”.
Alle premesse considerazioni generali che si possono formulare all’insediamento del Tavolo Tecnico il Segretario Nazionale dell’Anaao ne aggiunge alcune preliminari e più specifiche riguardo al “nuovo” DM 70.
“La crisi di capienza – siamo il paese con il più basso rapporto posti letto/1000 abitanti tra i paesi occidentali, pur sommando i PL pubblici e del privato accreditato - e l’eccesso di rigidità delle reti ospedaliere che la pandemia ha evidenziato con chiarezza – sottolinea Di Silverio - mettono in evidenza la forte necessità di incrementare la dotazione di posti letto e di aumentare l’elasticità ricettiva degli ospedali applicando un necessario principio di ridondanza. È necessario potenziare alcune attività a sostegno della rete dell’emergenza, a partire dalle terapie intensive e dalle aree semintensive”.
“Alcuni nodi irrisolti richiedono scelte chiare e univoche: ruolo e funzioni dei piccoli ospedali, permanenza dei punti nascita sotto standard, declinazione delle reti cliniche, equilibrio tra i principi volumi/esiti e autosufficienza territoriale/prossimità”.
“Consideriamo i 5 tavoli tematici che si sono costituiti oggi e che concluderanno i lavori entro il 31 ottobre – conclude Di Silverio - un modo proficuo di operare al fine di salvaguardare l’articolo 32 della Costituzione e ottenere quell’integrazione ospedale-territorio di cui il sistema ha bisogno”.