"Un passo in avanti e mezzo indietro: non c’è che dire, anche questa volta ci eravamo illusi di essere di fronte ad una svolta epocale per quanto riguarda la libera professione, ma invece ci troviamo nella condizione di raccontare alla collettività e soprattutto ai professionisti della sanità, a quegli infermieri che guardiamo ogni giorni negli occhi, che come nel caso della bella Penelope, quello che viene meravigliosamente costruito di giorno, viene disfatto di notte. Stiamo parlando del Decreto Bollette e di quello che doveva essere, nei piani, nelle promesse, nella bozza del Ministro Schillaci, lo sblocco totale del vincolo di esclusività per i professionisti del comparto non medico. Notte tempo, invece, è arrivata una modifica al testo che pone un nuovo limite temporale alla libera professione, fino al 2025, e che ci delude non poco!".
Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up, Sindacato Nazionale Infermieri.
"In attesa di comprendere meglio le ragioni di questo cambiamento improvviso, e pur riconoscendo che qualcosa si è certo mosso, non possiamo che mostrare amarezza e a tratti anche incredulità di fronte a quello che sta accadendo. I nostri, sia chiaro, non erano certo stati trionfalistici: abbiamo però creduto che qualcosa potesse veramente cambiare, che ci fosse finalmente la possibilità di una svolta epocale con la libera professione degli infermieri e degli altri operatori sanitari al pari dei medici, in nome della disastrosa carenza di personale, in nome di una indispensabile riorganizzazione della sanità territoriale in vista della Missione 6 del Pnrr, in nome di quella boccata di ossigeno di cui la sanità privata e le Rsa hanno bisogno.