Marino: è contro i pazienti e la Costituzione e creerà problemi ai medici
13 MAG - "Il testo del disegno di legge approvato ieri dalla Commissione Affari Sociali della Camera sancisce l’abolizione della libertà di scelta delle terapie e istituisce l’obbligo alle cure anche contro la volontà del paziente. Una vera sopraffazione". È questo il commento del senatore Ignazio Marino, presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul SSN in seguito all’approvazione del ddl sul testamento biologico di ieri.
"Il Pdl – prosegue Marino – non ha voluto modificare la sostanza della legge sul testamento biologico, ribadendo una posizione che va contro la libertà di scelta degli individui e va contro la costituzione che sancisce invece tale diritto. I deputati della destra si sono dimostrati ciechi e sordi non solo verso le proposte del PD, che non sono state accolte solo per logiche di schieramento, ma anche verso la società civile. I medici hanno infatti in più occasioni affermato la loro contrarietà ad applicare l'articolo 3 della legge che impone la nutrizione e l'idratazione artificiale contro la volontà espressa dal paziente. Lo hanno ribadito pubblicamente anche di recente al congresso della CIC, la società che riunisce tutti i chirurghi italiani".
"Ora l’ultima speranza è che emerga un po' di ragionevolezza nel dibattito in Aula. Rivolgo fin d'ora un appello a tutti i deputati, soprattutto a coloro che nel PDL rivendicano una cultura laica e liberale: che lo Stato imponga una terapia ad un essere umano è profondamente illiberale, è un'imposizione inaccettabile che porterà ad una legge che i cittadini rifiuteranno e che i medici cercheranno in ogni modo di aggirare per non venire meno alla loro etica professionale".
13 maggio 2010
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