Cgil: “Fermare la legge. Lede principio di autodeterminazione e umilia operatori”
13 LUG - La Cgil e l'Fp-Cgil “continueranno a portare avanti ogni iniziativa utile a salvaguardare i principi costituzionali e deontologici” contro una legge che “rappresenta un grave lesione del principio costituzionale di autodeterminazione” e “uno schiaffo alla professionalità dei medici e degli operatori sanitari che quotidianamente assistono i cittadini in condizioni di estrema sofferenza”.
Ad esprimersi con il ddl Calabrò approvato ieri alla Camera sono Cecilia Taranto, segretaria nazionale Fp-Cgil, e Stefano Cecconi, responsabile Welfare Cgil Nazionale, che in un comunicato congiunto chiedono di “fermare questa legge” e annunciano la volontà di andare avanti con azioni di protesta contro il ddl, come fatto nei mesi scorsi con la campagna “Io non costringo, curo”, a sostegno dell'appello “per la libertà di scelta sul testamento biologico e contro l’accanimento terapeutico” promosso da Fp-Cgil ed Fp-Cgil Medici, che ha visto l’adesione di oltre 11.000 medici ed operatori sanitari.
13 luglio 2011
© Riproduzione riservata
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma
Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Joint Venture
- SICS srl
- Edizioni
Health Communication srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy