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Lista d’attesa. Regione stanzia altri 42 mln per ridurle

Nel dettaglio, il finanziamento aggiuntivo per il recupero e la riduzione delle liste d'attesa, pari a 30 mln di euro, sarà ripartito nel seguente modo: 8,3 mln (Asfo), 10,7 (Asufc), 10,8 (Asugi) mentre le risorse dedicate al fabbisogno per il piano operativo per il recupero delle liste d'attesa, pari a 12mln di euro, andranno cper 2,9 mln ad Asfo; 5,1 ad Asufc; 3,6 ad Asugi; 2 al Burlo e 2 al Cro. Riccardi: “Alla luce dei risultati raggiunti, continuare con l'azione incisiva avviata nel 2024”.

15 GEN - “Alla luce dei risultati raggiunti, che evidenziano un'importante riduzione dei tempi di attesa e un misurabile contenimento delle liste di attesa, abbiamo deciso di anticipare le decisioni nazionali per continuare con l'azione incisiva avviata nel 2024. Con la recente delibera approvata dalla Giunta regionale saranno finanziati con 42 milioni di euro le attività di contenimento e recupero dei tempi e delle liste di attesa”. Lo ha annunciato in una nota l'assessore regionale alla Sanità, Riccardo Riccardi, evidenziando come "in attesa del perfezionamento degli atti relativi al Piano nazionale per il governo delle liste d'attesa (Pngla) 2025-27, la Regione Friuli Venezia Giulia ha deciso di finanziare ulteriori azioni mirate per incidere su liste e tempi di attesa. Come indicato nello stesso documento, l'obiettivo è anche quello di contenere la fuga extraregionale".

'Le linee di indirizzo e direttive regionali per l'attività di contenimento dei tempi di attesa delle prestazioni sanitarie e recupero delle liste di attesa con utilizzo di linee specifiche di finanziamento finalizzato per l'anno 2025' stabiliscono la linea operativa delle azioni, puntando su di un preciso disegno di governo dei flussi di informazione e di azione. Gli Enti sanitari sono infatti tenuti a comunicare all'Azienda regionale di coordinamento per la salute (Arcs) e alla Direzione centrale salute i dati dei monitoraggi periodici che dovranno essere effettuati sulle proprie azioni rendicontando gli investimenti e i risultati conseguiti.

“Organizzazione, condivisione delle informazioni e controllo dei risultati - ha aggiunto Riccardi - sono elementi irrinunciabili per la gestione del sistema sanitario, soprattutto in un'epoca nella quale la limitata disponibilità di risorse professionali costringe le aziende a massimizzare ogni azione messa in campo”. In questo senso va letta l'indicazione che, se al 31 dicembre 2025, le aziende non avranno utilizzato tutti i fondi messi a disposizione, dovranno accantonarli in bilancio per la stessa finalità.

Nel dettaglio, il finanziamento aggiuntivo e ulteriore per il recupero e la riduzione delle liste d'attesa, pari a 30 mln di euro, sarà ripartito fra gli enti del Sistema sanitario regionale (Ssr) nel seguente modo: 8.352.346,00 (Asfo), 10.781.111,00 (Asufc), 10.866.543,00 (Asugi) mentre le risorse dedicate al fabbisogno per il piano operativo per il recupero delle liste d'attesa, pari a 12.134.930,00 euro, vedranno così suddivise 2.917.494,00 (Asfo), 5.129.359,00 (Asufc), 3.688.085,00 (Asugi), 200.000,00 (Irccs Burlo) e 200.000,00 (Irccs Cro).

Raffrontando gli impegni con quelli del 2024, per il fabbisogno per il Piano operativo per il recupero delle lista d'attesa gli stanziamenti, pari a circa lo 0,4% del budget regionale, sono in linea con quelli precedenti e con quello nazionale. Molto più consistente, sottolinea la Regione, è invece il finanziamento aggiuntivo e ulteriore per recupero e riduzione liste d'attesa (42 milioni di euro) che integra e sostituisce quanto già previsto l'anno scorso, rappresentando una nuova linea di finanziamento con un incremento rilevante in termini assoluti (11,2 milioni di euro in più rispetto all'anno precedente). Le aziende potranno inoltre, nell'utilizzo di questi fondi, utilizzare soluzioni del tutto personalizzate, progettate per far fronte a bisogni e necessità specifici.

Nonostante l'autonomia del documento, è comunque specificato che esso ha tenuto conto delle valutazioni e delle considerazioni emerse dall'Organismo Tavolo Tecnico nazionale.

Nello specifico le Linee prevedono una gerarchizzazione per priorità degli interventi, inserendo nella priorità massima le prestazioni di ricovero ospedaliero per intervento chirurgico di elezione, le prestazioni di specialistica ambulatoriale e le prestazioni di ricovero ospedaliero per il trattamento di patologie oncologiche (prostata, colon, retto, utero, tiroide, polmone, mammella, melanoma, linfoma e leucemia non acuta) in lista d'attesa al 31 dicembre 2023 e non ancora effettuate.

In priorità 2 sono inserite la stessa tipologia di prestazioni non erogate e in lista d'attesa al 31 dicembre 2024. La priorità 3 invece riguarda le altre prestazioni in lista d'attesa dal 1° gennaio 2025.

"Nel corso del 2024 l'intero Sistema sanitario - ha concluso Riccardi - si è prodigato in uno sforzo significativo per recuperare quanto, in termine di liste e tempi di attesa, era stato fortemente influenzato dagli effetti della pandemia. In pochi mesi si è riusciti a rimettere moto il sistema e a ridargli razionalità ed efficacia. Questi nuovi e importanti investimenti serviranno per portare in linea l'intero sistema regionale offrendo, in tempo, risposte adeguate ai bisogni dei cittadini”.

15 gennaio 2025
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