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Specializzandi. In FVG dovrà sottoscrivere l’impegno a restare in Regione dopo la specializzazione, pena la restituzione del 50% della borsa di studio  

La norma, di iniziativa della Giunta, è contenuta nella legge di assestamento di Bilancio e ha l’obiettivo di trattenere nl Ssr gli specializzandi beneficiari del contratto di formazione finanziato dalla Regione. Il valore che verrebbe chiesto indietro ai giovani medici in caso di abbandono della Regione nei tre anni successivi alla fine del corso ammonta a circa 30mila euro.

28 LUG - Via libera dell'Aula del Consiglio regionale del FVG alla legge di assestamento di Bilancio e, con essa, alla norma che vincola gli specializzandi in Medicina che usufruiscono della borsa aggiuntiva finanziata dal Friuli Venezia Giulia a restare a svolgere proprio servizio sanitario friulano nei tre anni successivi al termini del corso di specializzazione.

La norma nasce da un emendamento presentato dalla Giunta e recepito dalla commissione Salute. Secondo quanto previsto dall’emendamento, il medico assegnatario di un contratto aggiuntivo regionale si impegna a conseguire il diploma di specializzazione, per il quale beneficia del contratto di formazione regionale aggiuntivo, e a partecipare nei tre anni successivi alla data di conseguimento del diploma di specializzazione alle procedure selettive indette dagli enti del Ssr del Friuli Venezia Giulia per il reclutamento di medici, che prevedano tra i requisiti di partecipazione la specializzazione conseguita. In caso di inadempimento degli obblighi, il medico assegnatario di un contratto aggiuntivo regionale deve restituire all’amministrazione regionale il 50% di quanto percepito durante l’attività di formazione, al netto delle imposte e dei contributi previdenziali e assistenziali.

“In buona sostanza - spiega a Quotidiano Sanità l’assessore alla Salute Riccardo Riccardi – abbiamo tolto i limiti di residenzialità per la partecipazione dei medici a questi corsi, mirando così ad “agganciare” la prosecuzione delle attività dei medici nella nostra regione, da qualsiasi posto loro vengano, attraverso al sostegno delle borse di studio. Nel caso il professionista prima dei tre anni successivi alla specializzazione decida di spostarsi altrove, chiederemo la restituzione del 50% dell’importo percepito, che equivale a circa 30mila euro, del costo di questa borsa. L'obiettivo è di allargare agli specializzandi di tutta Italia e di trattenerli sul nostro territorio almeno tre anni dopo la loro specializzazione”.

Un provvedimento che nasce dalla necessità di far fronte alla carenza di medici e dalla volontà di imprimere un cambio di passo verso un SSr nel medio o lungo periodo.

Endrius Salvalaggio

28 luglio 2023
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