Tumore colon retto. Parte la campagna di prevenzione regionale
"È semplice, gratuito e funziona”, è il messaggio scelto dalla Regione per invitare allo screening. Dall'avvio del progetto in Emilia-Romagna, nel 2005, nuovi casi diminuiti del 30%. In Emilia-Romagna, ogni anno, circa 3.000 persone si ammalano di cancro al colon retto. Donini: “Lo screening è uno strumento prezioso, offerto gratuitamente dal nostro Servizio sanitario. Ci auguriamo che sempre più cittadini rispondano all’invito”.
13 OTT - “È semplice, gratuito e funziona”. In occasione del mese della prevenzione, ottobre, la Regione Emilia-Romagna è pronta a rilanciare da domani, mercoledì 14, la campagna informativa sullo screening per la prevenzione e la diagnosi precoce del tumore del colon retto. Un vero e proprio strumento salvavita: “Dal 2005, anno dell’attivazione in Emilia-Romagna, ha permesso di identificare precocemente molti tumori - diminuiti infatti del 30% - ancora in fase iniziale e asintomatici, ma anche di rimuovere polipi intestinali a rischio di evoluzione”, spiega la Regione in una nota. “Tuttavia - evidenzia la nota - i benefici, in termini di salute guadagnata, possono ancora aumentare, se si considera che l’adesione all’invito si è attestata, nel 2019, sul 53%”.
“Come Regione siamo impegnati da anni sul fronte degli screening - sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute,
Raffaele Donini -. Ma mentre l’attenzione per i tumori al seno è molto alta nella popolazione, che aderisce in percentuali elevatissime al programma, non così avviene per i tumori del colon retto. Dobbiamo quindi sensibilizzare le persone ancora di più, e aiutarle a raggiungere la stessa consapevolezza anche per questa patologia. Noi facciamo la nostra parte, a partire dal rilancio della campagna di informazione e sensibilizzazione. Ci auguriamo- conclude Donini- che sempre più cittadini rispondano all’invito”.
In Emilia-Romagna, ogni anno, circa 3.000 persone si ammalano di cancro al colon retto, il più diagnosticato negli uomini dopo quello alla prostata e al polmone, mentre per le donne è il secondo, dopo quello alla mammella. Tra le patologie tumorali rappresenta la seconda causa di morte più frequente dopo quello al polmone: per questo è fondamentale sottoporsi allo screening. Il programma è iniziato nel 2005 su tutto il territorio regionale. Coinvolge oltre 1 milione e 200mila cittadini, cioè tutti quelli tra i 50 e i 69 anni, che vengono invitati ogni 2 anni a eseguire il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci. Nel caso di positività all’esame, lo screening prevede l’esecuzione di una colonscopia come esame di approfondimento che, oltre a essere un efficace in termini diagnostici, è anche uno strumento terapeutico: nel caso venga confermata la presenza di polipi, consente, infatti, di rimuoverli nel corso della stessa seduta, per poi analizzarli e proseguire nel percorso di cura.
Ogni anno, quindi, in Emilia-Romagna sono regolarmente convocate 600mila persone. E i dati dimostrano che il test funziona: dopo l’avvio dello screening, si è registrata una significativa diminuzione dei nuovi casi, con un effetto “protettivo”, per chi si sottopone al controllo, che si ripercuote anche nelle fasce di età successive.
A partire da domani, mercoledì 14 ottobre, per quattro settimane sarà online la campagna video per promuovere l’adesione allo screening. Tre miniclip saranno veicolate sul profilo Facebook e sul canale You Tube della Regione, per il cosiddetto “target primario”, e cioè le persone di età compresa tra i 50 e i 69 anni residenti in Emilia-Romagna. Il video tutorial che illustra l’importanza e le modalità per l’adesione allo screening è visibile sulla landing page della campagna, all’indirizzo https://www.screeningcolonretto.it, e sul portale Salute della Regione (https://salute.regione.emilia-romagna.it).
Il messaggio principale è sintetizzato in forma di slogan che accompagna il logo dello screening: “È semplice, gratuito e funziona”. Semplice perché si tratta di un esame delle feci per la ricerca del sangue occulto; gratuito perché è a carico del Servizio sanitario regionale; funziona perché, dall’anno di avvio del progetto, nel 2005, i nuovi casi di questa patologia grazie alla prevenzione sono diminuiti in modo significativo, così come è diminuita la mortalità per questo tumore. Oltre alle tre miniclip e al video tutorial, dépliant informativi e locandine invitano a sottoporsi allo screening e a prendersi cura della propria salute, anche in assenza di sintomi. “La prevenzione illumina”, ricordano infatti i vari strumenti informativi.
Chi desidera avere altre informazioni può contattare il numero verde 800 033 033, oppure consultare il portale della sanità regionale nella sezione riservata agli screening oncologici, all’indirizzo https://salute.regione.emilia-romagna.it/screening/, dove è possibile trovare i recapiti e l’e-mail del servizio screening della propria Azienda Usl.
13 ottobre 2020
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