Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Lunedì 02 DICEMBRE 2024
Emilia Romagna
segui quotidianosanita.it

Emilia Romagna. L’allarme degli psicologi: “Per i bambini assistere a violenza è una forma di maltrattamento”

L’Ordine degli Psicologi in occasione della “Giornata internazionale per i bambini innocenti vittime di aggressioni” pone l’attenzione su una forma di maltrattamento spesso sottovalutata: “da essa i bambini imparano la normalità della violenza”

29 MAG - “Anche nelle situazioni meno estreme, la violenza assistita è a tutti gli effetti una forma di maltrattamento psicologico e comporta conseguenze a livello emotivo, cognitivo, fisico e relazionale con stati di profonda sofferenza psicologica che si possono protrarre anche nella vita adulta. L’aspetto più pericoloso è che da essa i bambini imparano la normalità della violenza: l’affetto può essere associato alla sopraffazione, all’offesa, all’aggressione, apprendendo la legittimità della violenza”. 

A lanciare l’allarme, in occasione della “Giornata internazionale per i bambini innocenti vittime di aggressioni”, che si celebra il 4 giugno, è Anna Ancona, presidente dell'Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna.

L’Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna pone l’attenzione su una forma di maltrattamento spesso sottovalutata, quella subita dai giovani testimoni delle violenze domestiche. 

L'esperienza del maltrattamento, fisico o psicologico, subito da altri - spesso la madre, ma non solo -, ha conseguenze notevoli, spiega l’Ordine. 

La violenza domestica interferisce sulla relazione genitori-figli, snaturando la genitorialità e le capacità educative-relazionali sia della madre che del padre, con gravi ricadute sui bambini e ragazzi. Nei rapporti familiari alterati viene compromessa la “base sicura” che dovrebbe essere garantita da una adeguata genitorialità, e il figlio rischia di vivere in uno stato di costante angoscia e profondo malessere, spiega l’ordine 

La convivenza per tempi medi o lunghi con situazioni di maltrattamento psicologico o fisico, inolte, può provocare nelle vittime - dirette e indirette - una condizione di destrutturazione psicologica e di grande sofferenza in cui i confini tra giusto e sbagliato, legittimo e illegittimo, diventano labili, con alterazione della capacità di pensiero e di scelta autonoma.

Le conseguenze sono serie: lo stato emotivo dei ragazzi che assistono alle violenze può essere connotato da ansia, fobie e problemi psicofisici vari tipici del disturbo post-traumatico da stress. 

Il disagio, tuttavia, non è semplice da riconoscere, avvertono gli psicologi. “È quindi fondamentale che i professionisti che entrano in contatto con bambini e adolescenti - come pediatri, insegnanti ed educatori - sappiano “captare” i segnali di disagio e i comportamenti inusuali che possono essere spia di un malessere, inviandoli a psicologi e psicoterapeuti competenti nell’età dello sviluppo per una valutazione approfondita. Anche gli altri adulti di riferimento non devono sottovalutare i rischi che la violenza assistita può causare nei ragazzi, cercando di intervenire precocemente, eventualmente chiedendo un supporto specialistico.  Per queste ragioni è di primaria importanza che gli operatori del settore siano specificamente formati per intercettare e riconoscere tali situazioni anche quando la richiesta di aiuto è mascherata da altre motivazioni o perviene su segnalazione di terzi”.

29 maggio 2018
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Emilia Romagna

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy