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Aggressioni ai sanitari. Presidente Omceo Ferrara scrive a Mattarella: “Invece dei Corsi Ecm di autodifesa si vigili sulle strutture dove lavorano i medici”

La decisione di scrivere al presidente della Repubblica dopo i corsi annunciati dalla Fnomceo. Per l’esponente ordinistico “lo Stato non riuscendo a garantire la sicurezza sul lavoro dei professionisti sanitari, dispone che si possano organizzare a tal fine dei corsi di difesa personale, addirittura inseriti nel percorso della formazione professionale, prevedendo oltretutto l'attribuzione di più crediti formativi in caso di partecipazione”.

01 MAG - Al presidente dell’Ordine dei medici di Ferrara Bruno Di Lascio la decisione di promuovere corsi di autodifesa per medici e sanitari non piace. E lo ha scritto direttamente al Capo dello Stato con una lettera inviata il 30 aprile scorso.
 
Ecco cosa ha scritto Di Lascio al capo dello Stato:
 
 
“Ill.mo Signor Presidente, consapevole di ben altre e più assillanti preoccupazioni che La investono, nella ricorrenza del '1 maggio, mi rivolgo a Lei come unico riferimento del nostro Paese.
 
Le aggressioni ripetute, fino all'assassinio, del personale sanitario ed in specie al personale medico, ritengo non possano più essere relegate a mere notizie di stampa.
 
Gli art.1 e 32 della nostra Costituzione rappresentano un elemento fondante del nostro vivere civile.
 
Ebbene, lo Stato non riuscendo a garantire la sicurezza sul lavoro dei professionisti sanitari, in primis i Medici, dispone che si possano organizzare a tal fine dei corsi (ovviamente a pagamento) di difesa personale, addirittura inseriti nel percorso della formazione professionale, prevedendo oltretutto l'attribuzione di più crediti formativi in caso di partecipazione a tali "eventi" che, presumo, con la crescita culturale professionale nulla abbiano a che vedere.
 
Signor Presidente, qualora i Colleghi e soprattutto le Colleghe più giovani non si "formassero" in tale materia, sarebbero "penalizzati" sul piano formativo? Di più, la partecipazione a tali corsi rappresenterebbe un titolo di 'merito" per accedere alle attività tipo Guardia Medica o Medico di P,S. o Medico del 118?
 
Signor Presidente, non sarebbe possibile prevedere, ad esempio, l'allocazione dei Colleghi in o presso strutture vigilate?
Signor Presidente, abbiamo necessità e indispensabilità, io in primis, di accrescere il nostro bagaglio culturale per poter garantire sempre di più e meglio il rispetto del dettato dell'art.32 della Costituzione, ma desideriamo farlo in SICUREZZA e in SERENITA'.
 
Mi scusi Signor Presidente dell'amarezza e dello sfogo, ma non è possibile continuare a tacere per I'amore e il rispetto della nostra Professione, dei nostri Colleghi/e tra cui ci sono figli e nipoti.
 
Grazie Signor Presidente per la pazienza, per I'attenzione e soprattutto per quanto potrà fare”.


 

01 maggio 2018
© Riproduzione riservata

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