Quotidiano on line
di informazione sanitaria
24 NOVEMBRE 2024
Emilia Romagna
segui quotidianosanita.it

Trapianti. Dalla Giunta oltre 10 milioni di euro per rafforzare la rete regionale

Via libera al riparto dei finanziamenti alle Aziende sanitarie. Nel 2016 in Emilia-Romagna +20% dei donatori e +24,2% dei trapianti. Bene anche i primi 6 mesi 2017. Venturi: “Un'attività ad alta valenza sociale, con numeri in crescita grazie alla qualità delle competenze e a un grande lavoro di squadra”

27 LUG - Dieci milioni e 200 mila euro per gli interventi di prelievo e trapianto di organi e tessuti. Risorse che la Giunta dell’Emilia Romagna ha destinato al potenziamento, razionalizzazione e coordinamento per il 2017 dell’attività della rete e del Centro Riferimento Trapianti regionale: investimenti contestuali all’approvazione del programma. Un’attività, quella di prelievo e trapianto, che in Emilia-Romagna ha registrato, nel 2016, un incremento significativo sia del numero di donatori (+20%), sia dei trapianti effettuati (+24,2%), con una conseguente diminuzione delle persone in lista d’attesa (-14,8%), la metà delle quali provenienti da altre regioni. E i dati di metà anno (gennaio-giugno 2017) sono altrettanto positivi.

I contributi sono così ripartiti: 8 milioni 380mila euro all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, sede del Centro di riferimento regionale; 920mila Azienda Usl di Bologna; 40mila Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena; 200mila Azienda Usl della Romagna (ambito territoriale di Cesena); 380mila Istituti Ortopedici Rizzoli di Bologna; 80mila Azienda Usl della Romagna (con destinazione all’Irst di Meldola); 40mila Azienda Usl di Imola; 150mila Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma;10mila Azienda Usl di Reggio Emilia.

“Il trapianto di organi e tessuti – afferma in una nota l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi - rappresenta un’attività ad alta valenza sociale. Che in Emilia-Romagna funziona bene, come testimoniano i dati, grazie alla qualità delle competenze e delle tecnologie del nostro sistema sanitario e a un ottimo lavoro di squadra, svolto assieme ad Aido, associazioni di volontariato ed enti locali. Potenziare quest’attività, in termini di numeri e di qualità dei risultati, significa garantire a un sempre più elevato numero di persone affette da gravi insufficienze d’organo, e alle rispettive famiglie, una migliore qualità della vita”.

E’ un bilancio positivo quello che emerge dal Report dei primi 6 mesi 2017 del Centro Riferimento Trapianti dell’Emilia-Romagna. Il numero dei donatori utilizzati è cresciuto progressivamente negli ultimi anni: erano 99 nel 2014, sono stati 118 l’anno successivo e hanno raggiunto quota 142 nel 2016 (+20,3% rispetto a dodici mesi prima). E, da gennaio a giugno 2017, sono già 67.

Nel 2016 si sono registrate le prime 5 donazioni a cuore fermo, ora possibili anche in Italia ed effettivamente praticabili in Emilia-Romagna grazie alla professionalità della rete coordinata dal CRT, alle competenze e tecnologie delle Aziende sanitarie e dei coordinatori locali. In questo primo semestre c’è stata una donazione a cuore fermo all’Ospedale Bufalini di Cesena, che ha portato a un trapianto di fegato, due trapianti di rene e la donazione di tessuti (cute, tessuto osteo-tendineo, cornee, vasi e valvole).

Le opposizioni dei parenti alla donazione sono contemporaneamente scese dal 30,1% del 2014 al 27,6% del 2015 e al 26,1% dell’anno scorso. La media nazionale nel 2016 era ferma al 30,3%.

I trapianti nel 2016 sono cresciuti di una percentuale ancora superiore (complessivamente +24,2%), passando da 313 a 389. Ad essere aumentati percentualmente di più sono stati i trapianti di cuore (28, +55,5%) seguiti da quelli di fegato (142, di cui 2 da vivente, +23,4%). I trapianti di rene sono stati 212 (+21,8%), di cui 25 da vivente, sei quelli di polmone (5 nel 2015) e uno multiviscerale (come l’anno precedente). Tutto ciò ha permesso di ridurre il numero delle persone in attesa di un trapianto: complessivamente, le liste comprendono 1.084 persone, 188 in meno rispetto all’anno precedente (-14,8%), di cui il 50% (520) proveniente da altre regioni. Per quanto riguarda il 2017, nei primi sei mesi i trapianti di fegato sono stati 67 da donatore cadavere + 1 da vivente, i reni 92 con 108 organi trapiantati + 12 da vivente, i polmoni 6, i cuori 9 (va ricordato che la disponibilità di quest’organo è in assoluto la più influenzata dall’età del donatore).

Infine, secondo i dati del Centro nazionale trapianti aggiornati al 23 luglio, sono 295.932 i cittadini dell’Emilia-Romagna che hanno registrato la propria volontà sulla donazione degli organi e dei tessuti presso le Asl, i Comuni e l’Aido (Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule). 284.797, vale a dire il 96,2%, lo ha fatto per dare il proprio consenso.

27 luglio 2017
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Emilia Romagna

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy