Oncologia. Per favore non parliamo solo di farmaci
27 APR -
Gentile Direttore,
ho letto con molto interesse
l’articolo del 22 aprile sul prossimo congresso ESTRO e dei dati sul fabbisogno di radioterapia nei prossimi anni. Mi permetto di inviarle alcune osservazioni. Dirigo da quasi due anni l’UOC di Radioterapia di un’azienda sanitaria pubblica: lei non può immaginare la fatica che si fa a tenere aggiornate le macchine per Radioterapia (acceleratori lineari) e non parliamo di un eventuale incremento! Sono cifre che spaventano gli amministratori ancor più in questi tempi di scarsità di risorse. Però nello stesso tempo non vengono lesinati fondi per farmaci oncologici innovativi e di altissimo costo. Perché?
Innanzitutto bisogna sottolineare che la cura del cancro è multidisciplinare e che i risultati, in termini non di risposta ma di sopravvivenza effettiva, si ottengono solo quando il paziente riceve trattamenti combinati (chemio-radio e chirurgia) e che, non me ne vogliano gli oncologi medici, con i soli farmaci i tassi di guarigione sono scarsissimi. Detto questo, che è un dato evidentissimo in letteratura, mi chiedo perché farmaci innovativi sì e radioterapia innovativa no?
Se poi andiamo a guardare i costi effettivi della Radioterapia emergono dati ancor più impressionanti. Un acceleratore lineare di ultima generazione costa grosso modo sui 2 milioni di euro. Tenendo conto che la durata è di 15 anni circa e che ogni anno può trattare 500 pazienti si evince che il costo a paziente è di circa 250 euro. Un’inezia a confronto dei costi dei farmaci oncologici. In Italia purtroppo quando si parla di cure oncologiche si parla quasi esclusivamente di farmaci. Le faccio il caso dell’immunoterapia nella cura del cancro. Bene, l’immunoterapia, cioè l’attivazione del sistema immunitario contro le cellule tumorali avviene anche tramite la Radioterapia ad alte dosi per seduta (Radioterapia Stereotassica o Radiochirurgia) e la stessa terapia immunoterapica farmacologica necessita di un’attivazione tramite la Radioterapia. In allegato trova due papers sull’argomento.
Dr.ssa Nunziata D'Abbiero
Direttore U.O.C. di Radioterapia Oncologica
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma
27 aprile 2016
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