Aids. In Emilia Romagna calano le diagnosi tardive
Il dato registrato nel rapporto annuale. Le nuove diagnosi nella fase avanzata della sieropositività o già in Aids sono state nel 2014 il 46,9% del totale contro il 53,9% del 2013 e rispetto a una media degli ultimi nove anni del 49,9%.
30 NOV - In Emilia-Romagna diminuiscono le persone che arrivano tardi alla diagnosi di Hiv. Per la prima volta è in calo, nel 2014, il numero di persone che fa il test Hiv già in Aids conclamato o con il sistema immunitario fortemente indebolito e questo permette di attivare cure tempestive e più efficaci.
Il dato emerge dall’annuale rapporto regionale realizzato per la Giornata mondiale dell’1 dicembre: le nuove diagnosi nella fase avanzata della sieropositività o già in Aids sono state nel 2014 il 46,9% del totale contro il 53,9% del 2013 e rispetto a una media degli ultimi nove anni del 49,9%. La media nazionale nel 2014 è al 53,4%.
Il dato si somma al generale calo che si registra nell’andamento temporale delle diagnosi di Hiv e Aids: nel 2014 sono state 337 le nuove persone sieropositive residenti, in leggero aumento rispetto al 2013 ma al di sotto della media regionale dei sette anni precedenti, e 71 le persone entrate nella malattia contro le 78 dell’anno precedente.
Il calo delle diagnosi tardive testimonia una aumentata consapevolezza da parte delle persone: sulla percezione del rischio, sulla utilità di effettuare precocemente il test dell’Hiv e sulla importanza di avviare il prima possibile le terapie antiretrovirali in modo che siano più efficaci.
Il Servizio sanitario regionale garantisce il test Hiv gratuito e anonimo e promuove interventi educativi per favorire una sessualità consapevole e rapporti protetti. Per la Giornata mondiale del 1 dicembre tante le iniziative promosse in tutta la regione da Aziende sanitarie, associazioni di volontariato, enti locali. A partire dai test day per la diagnosi dell’Hiv, che sarà possibile effettuare in molte piazze dell’Emilia-Romagna in questi giorni, fino ai primi di dicembre.
I fondi per formazione e progetti: 3 milioni alle Aziende sanitarie
La Regione Emilia-Romagna ha destinato oltre 3 milioni di euro per finanziare il prossimo anno, anche sui temi dello stigma e della discriminazione, la formazione degli operatori sanitari dei diversi servizi coinvolti, sia degli ospedali che del territorio, e degli operatori degli istituti penitenziari, la realizzazione di numerose attività informative ed educative, oltre a sostenere il Numero verde regionale Aids e il sito web Helpaids.
Il Numero verde Aids 800 856080 è gestito dall’Azienda Usl di Bologna per tutto il Servizio sanitario regionale (attivo dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 18; il lunedì anche dalle 9 alle 12).
Il sito internet
www.helpaids.it e offre anche consulenze in anonimato, a cui risponde un’equipe di infettivologi, psicologi, ginecologi e ostetriche ed è gestito dalle Aziende sanitarie di Modena per tutto il Servizio sanitario regionale.
Fonte: Regione Emilia Romagna
30 novembre 2015
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