Terremoto Emilia Romagna. Bellco riprende l’attività e resta a Mirandola
L'azienda biomedicale ha confermato la volontà di restare nella zona per mantenere quel patrimonio rappresentato dalla manodopera qualificata e dal know how del territorio. Il presidente, Antonio Leone, si è detto “orgoglioso” di questa scelta.
26 GIU - Bellco, società operante nel settore della emodialisi, dopo aver affrontato l’emergenza che ha colpito il distretto biomedicale di Mirandola, riuscendo a garantire il ripristino delle forniture strettamente indispensabili al trattamento dei pazienti in dialisi e in terapia intensiva, ha confermato la volontà di mantenere e rilanciare la sua attività nella zona colpita dal sisma. "Ne siamo orgogliosi, visto che Bellco deve la sua storia a questo territorio. Continueremo a guardare al futuro da qui”, ha dichiarato il presidente della società,
Antonio Leone.
“Abbiamo preso la decisione di restare nel distretto, seppure a fronte di un’operazione complessa e onerosa - ha spiegato Leone - perché questo renderà possibile il mantenimento del patrimonio, che non può essere disperso, rappresentato dalla nostra manodopera qualificata, dall’occupazione e dal know how del territorio di Mirandola”.
A poco più di tre settimane dalla più grave scossa del 29 maggio, Bellco ha annunciato di avere completamente riavviato la propria attività di fornitura, oltre ad aver conseguito il pronto ripristino delle sue attività di ricerca e sviluppo, regolamentari, di controllo qualità, nonché dei propri uffici amministrativi. Ad oggi sono pienamente in servizio 236 dipendenti del Gruppo su un totale di 361, mentre si ipotizza che i 125 dipendenti mancanti possano rientrare fra agosto e settembre e che dal primo ottobre tutto il personale sarà di nuovo pienamente operativo. Le attività di distribuzione sono attualmente supportate da un nuovo magazzino completamente attrezzato sia dal punto di vista strutturale che informatico gestionale. Le attività logistiche sono pienamente operative e hanno garantito, dal dopo terremoto a oggi, oltre 1000 spedizioni.
Bellco ha quindi già avviato la fornitura di tutto il materiale necessario per i trattamenti dialitici standard e sta lavorando a pieno ritmo per garantire nel più breve tempo possibile la continuità nelle consegne dei trattamenti particolari e delle terapie avanzate come la Hfr (emodiafiltrazione on line con reinfusione endogena). In contemporanea, la società ha fissato le tempistiche della ricostruzione e ha definito l’agenda per la ripresa a breve delle sue attività produttive.
L’obiettivo è riprendere la produzione delle apparecchiature entro il mese di agosto, nonché di riavviare a pieno regime le camere bianche e la produzione degli emodializzatori entro il mese di settembre, unitamente alla produzione del materiale dedicato alle terapie avanzate per i pazienti cronici e acuti.
Infine, è stato confermato che, come da programma, all’inizio del prossimo ottobre verranno presentate in Italia, e negli altri Paesi europei sede delle proprie filiali, le tre nuove apparecchiature: Flexya (per il paziente cronico), Amplya (per il paziente acuto), Carpe Diem (per il paziente neonatale).
26 giugno 2012
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