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Coronavirus. Cappato (Ass. Coscioni) su Fase 2: “Da irresponsabili affrontarla senza tamponi a campione”


E sul Comitato tecnico-scientifico: "Se Borrelli non rimedia non è all'altezza del ruolo". In vista della prossima riapetura, ecco le altre proposte della realtà di riferimento per il Diritto alla scienza e alla salute: dall’accesso ai dati e al codice dell’app “immuni” fino alla democrazia via web e agli investimenti in ricerca.
 

26 APR - “Sarebbe da irresponsabili affrontare la ‘fase 2’ senza fare ogni sforzo per conoscere una stima reale del numero dei contagiati in Italia. Per questo è assurdo e inaccettabile il perdurante rifiuto da parte del Governo di accogliere la proposta - avanzata ormai un mese fa dagli ex Presidenti Istat Zuliani e Alleva rilanciata da Luca Ricolfi - di procedere all'individuazione di un campione rappresentativo della popolazione italiana sul quale fare il tampone”.
 
Così Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, realtà di riferimento in campo internazionale nella tutela del diritto alla scienza e alla salute.

Cappato poi interviene anche sulla composizione del comitato scientifico: “E' ugualmente assurdo e inaccettabile che si mantenga la composizione totalmente maschile (21 componenti su 21!) del Comitato tecnico scientifico del quale si avvale la Protezione civile. Se accadesse in Arabia Saudita o in Iran grideremmo tutti all'inciviltà di quel Paese. Se il Capo dipartimento Angelo Borrelli non è in grado di rimediare a un errore così evidente, significa che non è in grado di ricoprire il suo ruolo”.

L’Associazione Luca Coscioni è particolarmente attiva dal diffondersi della pandemia sia attraverso azioni politiche, come proposte di governo per l’oggi e di riforme strutturali per il domani, sia nella promozione della conoscenza, attraverso quotidiane iniziative sul web con scienziati ed esperti di tutti i settori.

Facendo tesoro del lavoro fatto da marzo, il Consiglio generale, riunito venerdì, ha rilanciato in vista della riapertura, le seguenti proposte:

· sul diritto alla salute: 1-predisporre il Piano sanitario nazionale e il Piano per la prevenzione pandemia che non sono aggiornati da 12 anni con particolare attenzione anche alla salute mentale. 2- rimuovere dal Comitato di controllo della spesa regionale i rappresentanti delle Regioni, affinché i controllati non siano i controllori. 3- liberare la cicolazione dei dati in possesso della Protezione Civile e quelli relativi all’ App “Immuni”, di cui è sconosciuto il codice per il tracciamento dei contatti.

· sul diritto alla scienza: portando al 3% del Prodotto Interno Lordo l'investimento per la ricerca scientifica nella prossima legge di bilancio come richiesto dall’Unione europea.

· sul diritto alla democrazia da tutelare come "attività essenziale" da mettere in sicurezza al pari delle altre attività prioritarie, garantendo dunque la possibilità di svolgere le assemblee elettive (come manifestazioni, sottoscrizione iniziative popolari, referendum, assemblee di cittadini)

26 aprile 2020
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