Autismo. Oggi è la giornata mondiale. Negli ultimi dieci anni casi raddoppiati
di Laura Berardi
Nel 2012 si stimano 11,3 bambini autistici su mille. Nel 2002 erano solo 6,4. Lo rileva un report del Center for Disease Control and Prevention degli Usa. Per rompere il silenzio i monumenti si colorano di blu. Dall'Arco di Costantino a Roma all'Empire State Building a New York.
02 APR - Secondo il più recente
report dei CDC americani, i Center for Disease Control and Prevention del governo statunitense che monitorano la sanità pubblica negli States, sarebbero ormai uno ogni 88 i bambini cui vengono diagnosticati disturbi dello spettro autistico, gruppo eterogeneo di disordini neurologici la cui causa è spesso ancora sconosciuta. Facile pensare che si possa trattare di una sorta di epidemia, soprattutto considerando che il dato solo nel 2002 era quasi la metà: dieci anni fa erano circa 6,4 ogni mille i bambini di 8 anni con questo tipo di patologia, oggi sono addirittura 11,3. In questo scenario si festeggia, per così dire, la giornata mondiale dell’autismo 2012; o meglio, come la chiama l’Onu, il World Autism Awareness Day, giornata della consapevolezza su questa patologia.
Per l’occasione, Autism Speaks, una delle più grandi organizzazioni di beneficienza che si occupa dei disturbi dello spettro autistico, lancia da tre anni una sfida particolare: accendere l’attenzione sulla condizione sempre più diffusa, accendendo una luce blu. Dove? Ovunque: “Che sia nel portico di casa vostra, o in Comune, che sia ad una festa o a un banchetto, il mondo intero deve illuminarsi di questo colore, per aumentare la consapevolezza sul disturbo”, come si legge sul
sito che lancia l’iniziativa di solidarietà.
Il disturbo è sicuramente particolare,come un velo invisibile che impedisce le interazioni sociali e la comunicazione e che costringe a comportamenti condizionati e ripetitivi. Un disturbo che non presenta prevalenze geografiche o etniche, ma colpisce maggiormente i maschi rispetto alle femmine in un rapporto di 4 a 1. E che sicuramente sta crescendo di entità. Gli esperti però negano che si possa parlare di vera e propria epidemia, associando almeno in parte il pur evidente incremento del numero delle diagnosi all’allargamento dei criteri diagnostici e all’abbassamento dell’età alla diagnosi, conseguenze della maggiore sensibilità e attenzione al disturbo. Tuttavia, sicuramente i dati dei CDC, pubblicati sul
Morbidity and Mortality Weekly Report (MMWR)dell’ente governativo,parlano chiaro: dal 2002 al 2006 l’aumento è stato pari al 78%, e negli ultimi 40 anni le diagnosi sono aumentate addirittura di 10 volte. “Numeri allarmanti, che però non raccontano nemmeno una minima parte di tutto quello che questi bambini e le loro famiglie devono vivere ogni giorno”, ha commentato
Mark Roithmayr, presidente di Autism Speaks. “Dalla fatica di conquistare una diagnosi e assicurarsi servizi educativi appropriati, alla difficoltà nella ricerca di posti di lavoro soddisfacenti per i pazienti che possono lavorare. È una battaglia quotidiana”.
Ecco il perché dell’importanza di questa giornata di consapevolezza.“Abbiamo bisogno dell’attenzione di tutti per ottenere le stesse risorse che sono destinate alle altre patologie”, ha commentato ancora Roithmayr. “E soprattutto abbiamo bisogno di un’attenzione particolare dei governi, per far sì che questo sforzo sia condiviso da tutti”.
Un’attenzione che le istituzioni stanno già facendo propria, soprattutto in questa giornata. Per dimostrarlo, le maggiori metropoli del mondo illumineranno di blu un monumento di grande importanza simbolica o centralità nella città. Dall’Empire State Building a New York al Cristo Redentore di Rio De Janeiro, dalle Cascate del Niagara alle montagne di Aspen saranno molti dunque i patrimoni culturali, artistici o ambientali illuminati di luce azzurra. Compreso l’Arco di Costantino a Roma: il Campidoglio ha infatti comunicato in una nota di voler aderire all’iniziativa Light It Up Blue, su invito della Onlus “Divento grande”, che riunisce i genitori di bambini e ragazzi affetti dal disturbo. “La Capitale d’Italia non poteva non essere a fianco di tante persone che combattono contro il disagio, per ricordare che sono anch’esse parte integrante del tessuto sociale della città”, hanno fatto sapere dal Comune.
Laura Berardi
02 aprile 2012
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