Violenza sui sanitari: infermieri aggrediti a Roma, pugni a una dottoressa in Sicilia
Si allunga il bollettino quotidiano di aggressioni al personale sanitario. Nella Capitale tre infermieri aggrediti da un uomo, forse sotto effetto di droghe. Ad Augusta nel siracusano una dottoressa dell'ospedale Muscatello è stata presa a pugni e schiaffi da una paziente sessantenne.
19 GEN - Tre infermieri picchiati, un coltello brandito contro il personale: un sabato sera di paura quello di ieri all'ospedale San Giovanni Addolorata di Roma. Mani addosso a un medico anche oggi ad Augusta, nel Siracusano, dove una dottoressa dell'ospedale Muscatello è stata presa a pugni e schiaffi da una paziente sessantenne. Due ospedali, due aggressioni - le ennesime - ai danni dei lavoratori in camice bianco. È quanto riporta l’Agenzia
Ansa in una nota.
Protagonista dei fatti della Capitale un romano di 37 anni, forse sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, che prima si è gettato dal sesto piano di un edificio, e poi, portato al pronto soccorso, si è scagliato contro gli operatori. È sabato, tardo pomeriggio. L'uomo, con piccoli precedenti, si trova a casa della nonna nel quartiere Ardeatino. Qualcosa però in lui non va: dice di sentire delle voci, deve `fuggire´, si getta dal sesto piano. Rimane però fortunosamente impigliato ai fili del bucato del quinto piano, che frenano una caduta che sarebbe stata altrimenti fatale. Se la cava solo con qualche piccolo trauma. Qualcuno chiama un'ambulanza.
Sono le 18,30 quando l'uomo arriva al San Giovanni. Sembra più calmo, adesso. Collabora con i medici, aspetta di essere visitato. Ma «all'improvviso», spiegano dall'ospedale, si scaglia contro gli infermieri: uno si prende un pugno su un braccio, riportando una ecchimosi. Poi l'uomo se la prende con una infermiera, le dà uno spintone, la fa finire contro un muro. Per lei un trauma al collo e una contusione alla spalla e alla testa. Ma non finisce qui: il 37enne raggiunge la mensa del personale, si impossessa di un coltello e con esso minaccia chi lo circonda. Devono intervenire le guardie giurate, che lo disarmano e lo trattengono fino all'arrivo dei carabinieri. Per lui scatta una denuncia; viene ricoverato al pronto soccorso dove è sottoposto ad accertamenti e terapie.
Ci sarebbe invece una questione di ticket dietro all'aggressione in Sicilia: quando la dottoressa della guardia medica ha provato a chiedere a una donna di 60 anni il perché della sua esenzione dal pagamento, quella avrebbe dato in escandescenze, prendendola a schiaffi e pugni. È dovuto intervenire in sua difesa un tecnico dell'impianto antincendio. Le contusioni del medico guariranno in 10 giorni.
La doppia aggressione di oggi arriva a pochi giorni da un altro episodio, stavolta a Salerno, dove dopo la morte di un uomo di settant'anni i familiari si sono scagliati contro il medico e l'infermiere che lo avevano assistito. Ed è di venerdì scorso la notizia che la Asl di Torino ha deciso di dotare i suoi pronti soccorso di vigilanza armata h24 e di potenziare la videosorveglianza. Stando ai dati della Fimmg, la federazione dei medici di base, in Italia si verificherebbero in media 3 aggressioni al giorno, senza contare gli episodi non denunciati, e in sette casi su dieci l'aggredito è una donna. Solidarietà al personale è arrivata dall'assessore alla Sanità del Lazio
Alessio D'Amato: “La questione delle aggressioni al personale sanitario - ha detto - deve essere una priorità per lo Stato”.
19 gennaio 2020
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