Condannato a 16 anni Claudio Pinti, l’uomo sieropositivo all’HIV accusato di aver infettato volontariamente le sue partner
Pinti è accusato di lesioni gravissime e omicidio volontario perché avrebbe consapevolmente contagiato l'allora compagna, poi morta nel giugno 2017, e trasmesso l'Hiv a una 40enne con cui aveva una relazione. Ma le segnalazioni sarebbero numerose.
14 MAR - È stato condannato ad Ancona a 16 anni e 8 mesi di carcere
Claudio Pinti, 35enne ex autotrasportatore di Montecarotto (Ancona), accusato di lesioni gravissime e omicidio volontario perché avrebbe consapevolmente contagiato l'allora compagna, poi morta nel giugno 2017, e trasmesso l'Hiv a una 40enne con cui aveva una relazione. Ma le segnalazioni di contagi sono state centinaia. È quanto riporta l’Agenzia
Ansa.
La sentenza è stata emessa con rito abbreviato dal gup
Paola Moscaroli. La difesa dell'imputato, detenuto ricoverato in ospedale e scortato in aula dalla penitenziaria, valuterà il ricorso in appello
Il giudice ha riconosciuto alle varie parti offese complessivamente 525mila euro di provvisionali di risarcimento mentre la quantificazione completa dei danni dovrà essere fatta in sede civile. In tutto le parti civili hanno chiesto oltre 7,5 milioni di euro
Intanto il tribunale ha concesso: 50mila euro all'ex fidanzata che con la sua denuncia innescò le indagini della Squadra Mobile di Ancona che arrestò Pinti nel giugno 2018, stessa cifra al figlio di lei e ai suoi genitori. Ai familiari della compagna deceduta di Pinti - figlia, padre e madre - il gup ha `assegnato´ 100mila euro a testa di provvisionale, oltre a 25mila euro alla sorella. L'imputato ha sempre rinnegato la malattia. In udienza, tramite i suoi legali, aveva chiesto di fare dichiarazioni spontanee e di presentare una memoria integrativa difensiva.
Il giudice ha respinto l'istanza, perché oggi erano previste solo le repliche. La motivazione del verdetto verrà depositata entro 90 giorni.
14 marzo 2019
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