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G20: MSF chiede tassa su transazioni finanziarie per salvare sanità globale


La tassa sulle transazioni finanziarie (TTF), in  discussione al G20 di Cannes, potrebbe aiutare a salvare milioni di vite se una percentuale venisse destinata alla sanità globale. Lo segnala il rapporto di Medici Senza Frontiere “Five Lives”, pubblicato in occasione del vertice internazionale.

03 NOV - “Attraverso il nostro lavoro, abbiamo visto come interventi chiave nella sanità possano cambiare sia delle vite sia le traiettorie dei bisogni sanitari più urgenti”, dichiara Tido von Schoen-Angerer, direttore della Campagna per l’Accesso ai Farmaci di MSF. “È ora che la sanità globale sia messa in salvo”.
L’implementazione di una tassa al solo livello europeo frutterebbe circa 57 miliardi di euro (81 miliardi di dollari) l’anno. Se anche i Paesi del G20 attivassero la tassazione, si raccoglierebbero decine di miliardi in più. Anche solo una parte di quella somma rappresenterebbe una spinta significativa per affrontare le crisi della sanità globale: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ad esempio, sarebbero necessari solo altri 1,5 miliardi di dollari per prevenire, diagnosticare e curare efficacemente la tubercolosi nel 2012.
I fondi potrebbero servire anche a evitare che un bambino diventi gravemente malnutrito, a proteggere i bambini da epidemie mortali di morbillo, a impedire che un bambino contragga l’HIV alla nascita, a far sì che la gente sia sottoposta il prima possibile a trattamenti salva-vita contro la tubercolosi, o a salvare vite riducendo drasticamente la diffusione dell’HIV attraverso le cure.
“Dato che i Governi stanno ridimensionando progressivamente gli aiuti verso l’esterno, non ci sono scuse per non destinare parte dei fondi ricavati da una tassa sulle transazioni finanziarie ai bisogni sanitari nei Paesi in via di sviluppo,” afferma Sharonnann Lynch, responsabile HIV/AIDS per la Campagna per l’Accesso ai Farmaci di MSF. “Una tassa sulle transazioni finanziarie ci metterebbe a disposizione quei fondi prevedibili e sostenibili di cui abbiamo bisogno ora più che mai.”
L’idea di una tassa sulle transazioni finanziarie sta guadagnando terreno politico proprio nel momento in cui la sanità globale è messa a dura prova dalla riduzione dei fondi. I finanziamenti per l’HIV, ad esempio, sono crollati per la prima volta nel 2009, e ancora nel 2010. Il Fondo Globale per la Lotta all’AIDS, alla tubercolosi e alla malaria è stato costretto a saltare un anno di sovvenzioni per la prima volta nella storia, a causa di un grave ammanco finanziario. I fondi provenienti da una tassa sulle transazioni potrebbero aiutare a colmare le lacune tra quello che è necessario e quello che effettivamente viene dato, aiutando così i Paesi a diagnosticare più pazienti affetti da TBC, ad utilizzare protocolli terapeutici migliori per la malaria, o a fornire a più pazienti le cure per l’HIV.
Recenti studi dimostrano come le cure per l’HIV possano anche aiutare a prevenire nuove infezioni. Secondo UNAIDS, entro il 2020 si potrebbero salvare 7 milioni di vite ed evitare 12 milioni di nuove infezioni se le cure fossero efficacemente diffuse ora.
“Ci sono lacune nei finanziamenti alla sanità globale che potrebbero essere facilmente colmate con i soldi provenienti da una tassa sulle transazioni finanziarie”, conclude Lynch. “È ora di investire nelle vite vere e nel futuro”.
Il rapporto di MSF “Five Lives: a Financial Transaction Tax Could Support Global Health” descrive, attraverso cinque storie personali, l’impatto positivo che potrebbe rappresentare l’assegnazione alla sanità globale di una tassa sulle transazioni finanziarie.


03 novembre 2011
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