Taranto. Guardia di Finanza sequestra dispositivi medicali pericolosi dal valore di 12 mln
È stata denominata operazione ‘ warning’ quella effettuata dalla GdF e che ha portato al sequestro di dispositivi elettrici e medicali, giocattoli, cosmetici a rischio chimico sanitario, per un valore complessivo di oltre 12 milioni di euro. 17 persone sono state denunciate.
25 OTT - I militari del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Taranto, dopo una complessa ed articolata indagine sviluppata sul territorio nazionale (Lombardia, Toscana, Lazio, Campania, Puglia), hanno scoperto un’autentica ‘filiera’ del falso, sequestrando un ingentissimo quantitativo di prodotti di svariate categorie merceologiche recanti marchi registrati contraffatti (© Disney, ©Rovio Enternainment, ®Bic, ©Marvel, ®Isvel, ©Sanrio, ©Aardman Animations Ltd); false marcature ed attestazioni di sicurezza ce, qualità e tracciabilità, tali da indurre in errore il consumatore medio. Prodotti pertanto, giudicati non sicuri poiché privi dei requisiti di sicurezza imposti dalla normativa nazionale e comunitaria a tutela della sicurezza e della salute del consumatore.
L’attività di polizia giudiziaria ha complessivamente permesso di sottoporre a sequestro un totale di 5.200.000 pezzi, fra dispositivi elettrici ed elettronici, dispositivi sanitari, giocattoli, cosmetici ed utensili per alimenti a rischio chimico-sanitario, accessori per abbigliamento in tessuto e non, articoli di puericultura (corredo prima pappa), articoli scolastici ed arredi funzionali per bambini, per un valore nel mercato al dettaglio non inferiore ad euro 12.500.000, nonché di segnalare a piede libero all’autorità giudiziaria 17 soggetti (5 italiani e 12 di nazionalità cinese) per reati che vanno dalla vendita di prodotti industriali con segni mendaci, alla introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi, alla ricettazione e contraffazione.
L’operazione è il frutto di un’attività investigativa partita da un modesto sequestro operato nello scorso mese di gennaio nei confronti del titolare di un negozio al dettaglio ubicato nella provincia di Taranto. L’attività investigativa è stata apprezzata e condivisa con l’emissione dei provvedimenti di perquisizione e sequestro che ha richiesto nella fase esecutiva l’ausilio di otto reparti territoriali del corpo e trova radici nell’istituzionale ed incessante azione di controllo della guardia di finanza che si sviluppa nel settore della sicurezza prodotti con duplice finalità:
da un lato, garantire che i prodotti di qualsiasi specie immessi sul mercato, sia essi realizzati in Italia o nell'Unione europea sia importati dalla Cina, rispondano ai requisiti di sicurezza per i consumatori previsti dalle direttive comunitarie e dal codice del consumo;
dall'altro, tutelare la libera concorrenza tra tutti gli operatori di mercato, evitando che l'economia legale venga danneggiata dall'immissione nei circuiti commerciali di prodotti realizzati a costi di produzione bassissimi, dovuti all'impiego di manodopera a’’nero’’; all'utilizzo di coloranti, collanti, filati, tessuti, plastiche, resine altamente tossiche, cancerogene o che causano forti allergie nonché, in molti casi, all'evasione dei dazi doganali all'atto dell'importazione in Italia.
Nell’ambito delle operazioni di servizio sono state eseguite 17 perquisizioni nei confronti di soggetti, risultati essere importatori e/o produttori degli articoli non a norma, presso le sedi di Napoli, Aversa, Bari, Cremona, Prato, Roma, Taranto e Torre Annunziata. Diciassette persone sono state denunziate all’autorità giudiziaria.
25 ottobre 2011
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