La morte disumana di Franco Mastrogiovanni nel film “87 ore”
di Luca Benci
Tanto è durato il trattamento di contenzione a seguito di un ordine di trattamento sanitario obbligatorio eseguito a Vallo della Lucania e concluso con la morte del maestro elementare di 58 anni il 4 agosto del 2009. Il film della regista Costanza Quatriglio ripercorre la vicenda attraverso le immagini della video sorveglianza della struttura sanitaria campana
24 NOV - “87 ore” è un “docufilm” che racconta la incredibile storia della tragica vicenda sanitaria di Franco Mastrogiovanni morto di contenzione fisica in un reparto psichiatrico dell’ospedale di Vallo della Lucania.
Costanza Quatriglio, giovane regista, ha efficacemente e con sapienza assemblato le immagini del sistema di videosorveglianza che hanno impietosamente immortalato le lunghissime 87 ore di contenzione a cui è stato sottoposto Mastrogiovanni nel suo ricovero avutosi in seguito a un discutibile trattamento sanitario obbligatorio posto contro di lui.
Le immagini, già reperibili in rete (quanto meno parzialmente), sono state arricchite di sapienza filmica e corredate da una efficace e suggestiva colonna sonora.
Costanza Quatriglio ci racconta una storia tra le più nere del non piccolo universo malpractice dove l’illegalità si è sposata all’illegalità: illegale era infatti il trattamento sanitario obbligatorio in quanto non ne ricorrevano i presupposti, illegale il cateterismo praticato per indagini di polizia giudiziaria, illegale la lunghissima contenzione praticata.
La regista ci restituisce le immagini della videosorveglianza elaborate e ci racconta una storia che parte dal mare – il luogo dell’esecuzione del TSO – e ci riporta al mare utilizzando le suggestive parole del medico legale nel definire un annegamento interno la causa di morte dell’edema polmonare.
Suggestive anche le parole fatte pronunciare a Grazia Serra – combattiva nipote di Franco – stralciandole dalle risultanze processuali.
La vicenda giudiziaria non si è conclusa ma almeno ad oggi, a parte l’impunità riconosciuta agli infermieri, ha portato alla condanna per sequestro di persona i medici del reparto nel processo di primo grado. Non quindi un normale processo di responsabilità professionale dato che l’elemento colposo è ben difficile riscontrarlo.
Il grande assente del nostro ordinamento giuridico continua ad essere il reato di tortura dove sarebbe giusto inquadrare la vicenda di Franco Mastrogiovanni.
Onore quindi a Costanza Quatriglio e a quanti hanno collaborato alla realizzazione di questo importante e coraggioso film che dovrebbe diventare materiale didattico per tutti i corsi di laurea afferenti ai corsi di laurea in medicina e chirurgia e delle professioni sanitarie e nei programmi di Educazione continua in medicina.
Il film è coprodotto da Rai 3 e verrà trasmesso sulla stessa rete – dopo le presentazioni nelle sale cinematografiche – il 28 dicembre prossimo.