Pisa. Bimbo di 11 mesi ricoverato per un malore: i genitori lo nutrivano con una dieta vegana
Curato al Cinisello di Pisa, è stato poi ricoverato in prognosi riservata al Meyer di Firenze. I genitori sono stati iscritti nel registro degli indagati per malatrattamenti in famiglia. Le condizioni del piccolo stanno migliorando progressivamente, dopo che i medici lo hanno sottoposto a una terapia a base di vitamina B12 e a una dieta composta da pappe semisolide.
04 LUG - Colto da un malore è stato prima ricoverato in prognosi riservata presso l’ospedale Cinisello di Pisa e poi trasferito nel reparto malattie metaboliche del Meyer di Firenze. Protagonista un bimbo di undici mesi, nutriti dai genitori con una dieta vegana. La segnalazione dei medici, che hanno riscontrato una grave carenza di nutrienti nell’organismo, ha portato la Procura pisana a iscrivere la madre e il padre nel registro degli indagati per maltrattamenti in famiglia.
Gli investigatori specializzati in reati contro i minori dovranno quindi verificare se il bambino sia stato male a causa del regime alimentare e se in precedenza un pediatra avesse già monitorato la situazione. Insorge però l'associazione vegani italiani
'Progetto vivere vegan' onlus che invita a non trarre conclusioni affrettate: "I bambini, figli di vegani e non, necessitano più di tutti di nutrienti fondamentali per lo sviluppo. Se i genitori non hanno prestato attenzione al regime alimentare del proprio figlio, non è perché sono vegani, ma semplicemente perché sono stati forse colpevolmente superficiali. Ma preferiamo non entrare in merito a questo caso specifico, perché ancora non sono chiari i dettagli ed è quindi inutile e sbagliato tirare conclusioni affrettate".
Il piccolo è comunque fuori pericolo e le sue condizioni stanno migliorando progressivamente dopo essere stato sottoposto a una terapia a base di vitamina B12 e a una dieta composta da pappe semisolide.
Giovanni Federico, pediatra all’ospedale Cinisello, ha ricostruito all’
Ansa le prime fasi della vicenda. “Da quello che abbiamo capito sappiamo che è stato un pediatra, ma non quello curante, a consigliare i genitori a rivolgersi all'ospedale. Loro stessi hanno capito di avere sbagliato la dieta per il figlio e hanno subito acconsentito che somministrassimo al piccolo un regime alimentare con omogeneizzati a base di pesce e carne”. Uno stato regressivo del lattante, ha riferito Federico, ha “destato allarme nei genitori: il bimbo non riusciva a stare seduto né ad afferrare alcuni giocattoli e siccome aveva rifiutato il cibo vegetale che i genitori gli davano la madre lo allattava esclusivamente al seno, ma dal sesto mese questo regime alimentare è del tutto insufficiente”.
04 luglio 2015
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