Ilva. Procura di Taranto rinvia a giudizio 53 persone. Chiesto il processo anche per Vendola
La richiesta di rinvio a giudizio è stata depositata oggi alla cancelleria del Gup. Al governatore Vendola è contestata la concussione verso il direttore generale dell'Arpa Puglia, Giorgio Assennato. Coinvolti anche il sindaco di Taranto, Ezio Stefano, accusato di omissione d'atti d'ufficio, e i proprietari dell'Ilva, Emilio, Fabio e Nicola Riva.
06 MAR - La Procura della Repubblica di Taranto ha chiesto all'ufficio del Gip il rinvio a giudizio per 50 persone e tre società nell'inchiesta sul disastro ambientale che sarebbe stato causato dall'Ilva. La richiesta di processo, oltre alla famiglia Riva, vede coinvolto anche il governatore della Puglia,
Nichi Vendola, accusato di concussione aggravata e il sindaco di Taranto,
Ezio Stefano, accusato di omissione d'atti d'ufficio.
Secondo la Procura, Vendola avrebbe fatto pressioni sull'Agenzia regionale per l'ambiente affinché cambiasse il tiro sull'Ilva. Il tutto sarebbe poi sfociato nel mancato rinnovo dell'incarico a Giorgio Assennato in scadenza nel febbraio 2011 a causa delle pressioni esercitate dall'Ilva che contestava duramente l'operato del Dg dell'Arpa. Al sindaco di Taranto, invece, si contesta il fatto che dopo l'invio di un esposto alla Procura di Taranto nel quale segnalava i danni da inquinamento e soprattutto le malattie, nessuna azione sarebbe stata messa in campo dall'amministrazione comunale. Molto grave l'accusa verso
Emilio Riva e i figli Fabio e Nicola: associazione a delinquere finalizzata al disastro ambientale.
06 marzo 2014
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