La crisi morde medici, veterinari e biologi privati. Nel 2010 calo del fatturato del 37%
In Italia, Veterinari, avvocati, sociologi, giornalisti, medici, dottori commercialisti e biologi sono, secondo un’indagine di Contribuenti.it, le professioni stanno risentendo maggiormente della crisi con un calo del fatturato del 39% e con la chiusura del 20% degli studi professionali.
04 OTT - La crisi degli studi professionali in Italia è particolarmente significativa se messa a confronto con quella europea. L’indagine presentata oggi pomeriggio a Capri da Contribuenti.it nella giornata conclusiva del quinto summit internazionale, al quale hanno partecipato i massimi rappresentanti delle associazioni dei contribuenti dei principali paesi europei, mette in evidenza che nei primi otto mesi del 2010 in tutti i principali paesi europei si registra una ripresa: in Francia, + 4,1% del fatturato, +3,2% in Inghilterra, + 2,9% in Germania, + 2,2% in Spagna, + 2,1% in Olanda e + 1,7% in Svezia.
In Italia, invece, le professioni che fanno da traino e supporto all’economia sono in forte difficoltà. Secondo l’indagine di Contribuenti.it, che ha preso in esame alcuni indicatori economici riferiti ai primo otto mesi del 2010 ed incrociato i dati del fatturato, delle prenotazioni, dell’occupazione e delle forniture professionali nel bel Paese la situazione è davvero preoccupante.
Il settore medico (veterinari, medici e biologi), altro comparto di punta nelle professioni, presenta anch'esso tutti gli indicatori negativi: il fatturato globale, nei primi otto mesi del 2010, ha segnato un -37% rispetto all'anno precedente, il - 41% nelle prenotazioni, il -24% nell’occupazione ed il – 51% nelle forniture professionali.
Il settore giuridico–economico (avvocati e dottori commercialisti) è uno dei comparti più colpiti dalla crisi. Nei primi otto mesi del 2010, il fatturato globale è diminuito del 46% rispetto al periodo precedente, segnando un -38% nelle prenotazioni, un -20% nell’occupazione ed un –59% nelle forniture professionali.
Male anche il settore della comunicazione (sociologi e giornalisti). Del 36% la contrazione del fatturato, dell’ 29% le prenotazioni, del 26% l’occupazione e del 52% le forniture professionali.
“Di fronte alla chiusura del 20% degli studi professionali, costituiti prevalentemente da piccoli studi ed al crollo del fatturato” - commenta Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani a conclusione del terzo simposio internazionale - ''è impensabile che il governo non intervenga inserendo anche il comparto delle professioni tra quelli in crisi, prevedendo l’estensione ai lavoratori autonomi degli ammortizzatori sociali e di tutte le misure straordinarie, come il credito c’imposta sugli acquisti e il bonus occupazione per chi assume''.
04 ottobre 2010
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