Urologia. Nasce a Milano il Centro avanzato di Urotecnologie dell’Istituto Auxologico
Avrà a disposizione un nuovissimo sistema per la chirurgia robotica di ultima generazione e nuovi sistemi a 3D per laparoscopie sempre più precise e mini-invasive. Interventi meno invasivi e ricoveri più brevi.
10 APR - Si tratta di un “Centro avanzato di Urotecnologie”, in cui grazie a moderne tecnologie terapeutiche gli specialisti sono in grado di curare le patologie urologiche, relative alla prostata, ma anche alla vescica e alle funzioni urologiche sia nell’uomo che nella donna: è nato ieri all’IRCCS Istituto Auxologico Italiano, grazie soprattutto all’esperienza professionale e scientifica, riconosciute a livello internazionale, del direttore e del coordinatore scientifico,
Andrea Cestari e
Patrizio Rigatti.
Il nuovo centro dispone di un nuovissimo sistema per la chirurgia robotica da Vinci di ultima generazione, attrezzato anche con l’innovativa piattaforma “Single Site” di cui Cestari è stato uno dei pionieri. Sia come utilizzatore che nella messa a punto del robot da Vinci, in collaborazione con l’azienda americana “Intuitive”. Cestari è stato infatti il primo urologo al mondo ad eseguire un intervento di ricostruzione di anomalie della via urinaria con il robot da Vinci.
Si tratta di un sistema che consente, attraverso un’unica incisione cutanea completamente nascosta a livello dell’ombelico, di introdurre in addome tutto lo strumentario chirurgico necessario all’intervento. Con risultati equivalenti alla più tradizionale chirurgia minimamente invasiva, ma con un effetto estetico decisamente superiore e una ridotta convalescenza.
“Al momento – spiegano Rigatti e Cestari – non tutti gli interventi possono essere eseguiti con tale metodica “Single Site” ma confidiamo che lo sviluppo tecnologico porterà presto a nuovi ed interessanti sviluppi del sistema da parte della “Intuitive”, azienda americana produttrice del robot da Vinci, con cui collaboriamo da un punto di vista scientifico”.
Accanto alla chirurgia robotica urologica vengono eseguiti interventi in laparoscopia con i nuovi sistemi a 3D, che consentono una più precisa identificazione e definizione dei dettagli di anatomia per interventi sempre più precisi e mini-invasivi, che si traducono in importanti vantaggi per i pazienti, riducendo la degenza post operatoria, le possibili complicanze e offrendo un più precoce ritorno alle attività sociali e lavorative.
“Un'altra apparecchiatura importante acquisita dal centro di Urotecnologie - spiegano sempre i responsabili - è il laser ad Olmio, usato per il trattamento della ipertrofia prostatica ostruente e per il trattamento endourologico della calcolosi urinaria e di alcune forme di tumore della via escretrice. Ad esempio, rispetto ai trattamenti più tradizionali, il laser ad Olmio permette di dimettere il paziente operato per ipertrofia prostatica già dopo un giorno dall’intervento, senza catetere, mentre per alcune forme di tumore della via escretrice è possibile distruggere la neoplasia con il laser senza dover necessariamente rimuovere tutto l’organo”.
10 aprile 2013
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