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Lauree false: la Cao denuncia la “fabbrica dei dentisti abusivi”


Lauree conseguite in Sudamerica con percorsi inadeguati, titoli professionali acquisiti in Romania o Bulgaria senza sostenere esami. Quella denunciata dal presidente della Cao, Giuseppe Renzo, è una “fabbrica dei dentisti abusivi”. Sono 15mila solo in Italia. Una delegazione composta dalla Cao e dai ministeri della Salute e dell’Università sarà oggi a Bruxelles per segnalare il fenomeno al Commissario europeo alla Salute e alle Politiche dei consumatori, John Dalli.

15 SET - Esiste un vero e proprio “turismo formativo” fatto di diversi stratagemmi, come ad esempio conseguire lauree in Paesi Sudamericani per poi, grazie ad accordi bilaterali, farsi riconoscere il titolo di studio in Spagna. E, infine,  secondo le procedure europee, farla equiparare a quelle italiane.
Una volta raggiunto il titolo di studio poi, operano spesso in condizioni igieniche precarie, con un alto rischio di diffusione di patologie come l’Aids o l’epatite, oltre agli ovvi danno per la salute della bocca dei pazienti. La denuncia arriva dalla Cao, la commissione dell'Albo degli odontoiatri. “Siamo di fronte a una vera e propria organizzazione criminale – ha dichiarato il presidente Giuseppe Renzo – che si diffonde anche a livello europeo, e contro la quale il ministero della Salute, che è l’autorità competente a verificare la correttezza dei corsi formativi, si trova con pochi appigli legali, nonostante il totale impegno e la grande professionalità di chi vi opera, mentre gli avvocati che difendono in maniera disinvolta i ‘laureati’ hanno gioco facile. I titoli, infatti, sono corretti dal punto di vista formale, anche se non sono in grado, nella pratica, di garantire il corretto apprendimento e quindi un adeguato svolgimento della professione”.
Ultimamente poi, secondo quanto ha raccontato Renzo, stanno prendendo piede altri espedienti per aggirare l’ostacolo. Ad esempio, “con una forte pubblicità aggressiva si invitano i nostri ragazzi a frequentare dei corsi di laure non meglio identificati e inesistenti presso università spagnole – ha spiegato il presidente Cao nazionale – mediate da presunte succursali istituite in alcuni centri urbani del meridione d’Italia, con un breve periodo di preparazione e senza selezione, bypassando il numero chiuso e seguendo la stessa metodologia dei corsi di laurea triennali”.
Proprio nella lotta contro questi numerosi volti dell’abusivismo,” la Cao si è  da sempre schierata, e continuerà a impegnarsi in collaborazione con i Nas, il ministero della Salute e le Università”.
Per segnalare il problema, la Cao nazionale ha organizzato un doppio appuntamento. Il primo si svolgerà oggi a Bruxelles, dove  una “task force” italiana composta da delegati della Cao, del ministero della Salute e dell’Università incontrerà il Commissario europeo alla Salute e alle Politiche dei consumatori, John Dalli.

E poi il 17 e 18 settembre a Taormina, dove l’Europa, sospesa “tra scelte liberali e necessità di regolamentazione” sarà al centro dei lavori dell’ottavo Convegno nazionale di aggiornamento in Odontoiatria dal titolo “Odontoiatria e società: Etica, Aggiornamento e Tutela della Salute”.

G.R.

15 settembre 2010
© Riproduzione riservata

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