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Clima. Blitz attivisti Ultima generazione al Ministero della Salute, 4 in commissariato. “Di caldo e smog si muore. Primo ottobre in Piazza del Popolo partirà mobilitazione senza fine”


Nuova ‘manifestazione’ del gruppo di attivisti per il cambiamento climatico che stavolta prende di mira la sede del ministero della Salute in viale Giorgio Ribotta, all'Eur. In quattro, che hanno poi affisso striscioni e cartelli, sono stati accompagnati dai poliziotti intervenuti negli uffici del commissariato Spinaceto

21 MAG - Nuovo blitz degli attivisti di Ultima generazione. Questa volta il bersaglio dei lanci di vernice è stato il ministero della Salute in viale Giorgio Ribotta, all'Eur. In quattro, che hanno poi affisso striscioni e cartelli, sono stati accompagnati dai poliziotti intervenuti negli uffici del commissariato Spinaceto.

“Stamattina alle 10.15, sei persone aderenti alla campagna Fondo Riparazione di Ultima Generazione, hanno lanciato vernice arancione lavabile all’entrata e sull’insegna del Ministero della Salute in Viale Giorgio Ribotta. Leonardo si è incollato davanti all’entrata mentre altri hanno attaccato locandine che riportano i drammatici dati delle morti e delle patologie dovute al caldo. 18.010 morti di caldo, 53.000 morti premature per l'inquinamento atmosferico e 400.000 nuovi casi di tumore correlati a inquinamento. Dietro questi numeri ci sono vite umane, ci rendiamo conto di cosa stiamo andando in contro?”, riporta una nota degli attivisti.

“Sono qui di fronte al ministero della salute - ha dichiarato Leonardo, 28 anni, fisico cosmologo - perché il benessere dei cittadini non può continuare ad essere sacrificato sull’altare del profitto. A livello europeo L'84% concorda sul fatto che affrontare la crisi ecoclimatica dovrebbe essere una priorità per migliorare la salute pubblica e 7 su 10 pensano che i loro governi nazionali non stiano facendo abbastanza per affrontare questa crisi. È arrivato il momento di un’azione senza precedenti per limitare gli impatti negativi sulla salute. Le conseguenze di questo divorzio tra dichiarazioni e fatti sono sempre più evidenti. Il cambiamento climatico è qui, in Europa, e uccide”

Con l’azione di disobbedienza civile di oggi - si legge ancora nella nota - vogliamo ricordare che l’anno scorso sono morte 62.000 persone per il caldo in Europa. In Italia la situazione è aggravata dalle ormai croniche mancanze del sistema sanitario italiano, depauperato di miliardi nel corso degli anni: dal 2010 al 2019 tra tagli e definanziamenti sono stati sottratti 37 miliardi. Anziché rafforzare la sanità pubblica dopo la pandemia, il governo ha continuato a ridurre servizi, personale, prestazioni, andando in maniera sempre più spinta verso la privatizzazione della sanità. In questi giorno è arrivato anche l’allarme del sindacato infermieri Nursing up: i pronto soccorsi sono gravati da carenze di organico, situazione che diventerà insostenibile con l’estate: “Si prevede almeno il 30 % in più di afflusso dei pazienti nei pronto soccorso – scrivono dal sindacato, afflusso che – non sarà assolutamente gestibile dal personale presente nelle strutture da nord a Sud”. Anche in questo caso gli effetti nefasti della crisi climatica sono amplificati dalle carenze di servizi e infrastrutture. In entrambi i casi la responsabilità è della nostra classe politica, sempre meno legittimata dalla volontà popolare.

Per salvaguardare il nostro territorio e la sua cittadinanza, è fondamentale un profondo cambiamento del nostro sistema. Ultima Generazione pratica la resistenza civile nonviolenta come primo passo verso un cambiamento di democrazia. Questa classe politica si sta dimostrando incapace di affrontare le sfide che la Storia sta loro ponendo con l’urgenza della crisi climatica. Non solo è macchiata da diverse e gravi inchieste per corruzione, ma non è rappresentativa della popolazione italiana, che, ricordiamo, in un recente sondaggio Ipsos si è dichiarata preoccupata per la crisi climatica al 78,8%. La resistenza nonviolenta è un’alternativa all’apatia politica. È una storica e potente forma di partecipazione politica che crea una crepa nella quotidianità, aprendo così uno spazio di confronto e opportunità di cambiamento.

Ultima Generazione annuncia ufficialmente la data del primo ottobre in Piazza del Popolo. Niente sarà più come prima dopo il primo ottobre. Partirà un periodo di mobilitazione senza fine e senza precedenti. Maggio per chi già sa, ottobre per chi lo capirà. Abbiamo bisogno di un piano di adattamento che sia in linea con la reale emergenza che sta affrontando il nostro paese. La nostra richiesta è di un Fondo Riparazione preventivo, permanente e partecipato da prevedere annualmente nel bilancio dello Stato. I soldi dovranno essere ottenuti attraverso l'eliminazione dei Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD), la tassazioni degli extra-profitti delle compagnie fossili, il taglio di stipendi premi e benefit ai loro manager, delle enormi spese della politica e delle sempre più ingenti spese militari. Per questo continueremo a scendere in strada, a fare azioni di disobbedienza civile nonviolenta, assumendoci la responsabilità delle nostre azioni, affrontando la repressione, tribunali e processi.

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21 maggio 2024
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