Smi: "Serve un tavolo nazionale per la messa in sicurezza della sanità pubblica"
19 SET - Il Sindacato dei Medici Italiani-Smi dopo i gravi fatti di Trecastagni, nella provincia di Catania: una guardia medica è stata aggredita e violentata da un giovane di 26 anni della stessa località, che è stato già arrestato da carabinieri.
Lo Smi è solidale con la vittima, una donna e un medico che operava per garantire la continuità dell’assistenza ai cittadini e che ha subito la più brutale delle aggressioni.
“Ora basta! La violenza verbale o fisica- denuncia il segretario generale Smi,
Pina Onotri - colpisce circa il 90% dei medici italiani. Lo evidenziamo al Governo da anni, senza alcuna risposta. Ancora una volta, oggi, ribadiamo che è necessario e urgente uscire da questa situazione di emergenza”.
“Facciamo un ulteriore appello al ministro degli interni Minniti, al ministro della salute, Lorenzin - conclude Onotri - serve un tavolo nazionale con l’obiettivo di garantire una reale agibilità del SSN, dal punto di vista della logistica, modernizzando le strutture, e del personale, presenza di guardie di sicurezza, con una rete di telesorveglianza adeguata ed efficace con le forze dell’ordine. Infine, serve una legge che tuteli i medici come pubblici ufficiali”.
19 settembre 2017
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