Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 27 LUGLIO 2024
Cronache
segui quotidianosanita.it

AIIC: “Si rischia un triplice impatto sociale negativo, si apra nuova fase di dialogo”


23 LUG -

L’Associazione Italiana Ingegneri Clinici AIIC esprime l’auspicio di un maggiore e concreto dialogo tra le parti in causa a seguito delle sentenze 139 e 140 della Corte Costituzionale in merito al payback per i dispositivi medici. “La lettura accurata delle sentenze ci mostra un impianto che da un lato conferma che il meccanismo del payback presenta di per sé diverse criticità”, dichiara il presidente AIIC Umberto Nocco, “e dall’altro afferma che lo stesso meccanismo non risulta irragionevole e neppure sproporzionato alla luce della riduzione al 48 per cento dell’importo posto a carico delle imprese. In pratica - prosegue Nocco - abbiamo la sensazione che le sentenze confermino il quadro delle richieste delle Regioni italiane, ammorbidendo però loro istanze e quindi implicitamente aprendo la strada per una sorta di ‘terza’ via in cui si conferma l'esistenza del payback anche per i DM, ma si richiama ad una sua applicazione ridotta e non retroattiva”.


Resta il fatto – prosegue Nocco - che “fatichiamo a comprendere l’utilità sociale del provvedimento (recita infatti la sentenza: Esso, infatti, pone a carico delle imprese per tale arco temporale un contributo solidaristico, correlabile a ragioni di utilità sociale, al fine di assicurare la dotazione di dispositivi medici necessaria alla tutela della salute in una situazione economico finanziaria di grave difficoltà). Riteniamo infatti che l’impatto del provvedimento sarà pagato su tre fronti differenti: dai pazienti di domani, che potrebbero non avere a disposizione i dispositivi corretti utili o necessari a causa dell’impatto del provvedimento sulle imprese; dalle strutture sanitarie, che non potranno più accedere a una pluralità di dispositivi utili sia in termini di efficacia clinica che di concorrenza di mercato; ed anche dai lavoratori del comparto industriale che potrebbero vedere le loro opportunità occupazionali fortemente limitate. Dovremmo quindi scongiurare questo triplice impatto sociale che potrebbe accadere oggi: la tempestività delle azioni in molti casi ne determina l’efficacia".

“Auspichiamo almeno”, conclude il presidente AIIC, “che ora le parti chiamate in causa - vale a dire le aziende private e le istituzioni regionali/nazionali – si siedano al tavolo del dialogo, come sempre accade quando non c’è un vincitore ed un vinto. Auspichiamo che questo dialogo possa iniziare da subito ed imboccare strade chiare, sostenibili e non penalizzanti per l’intero SSN e non solo”.

Le aziende sanitarie, sottolinea AIIC, dovrebbero d’altra parte proseguire e accelerare la definizione di processi interni di reale governance dei dispositivi gestite da figure tecnicamente competenti per materia specifica (spiccatamente ingegneristica nel caso dei dispositivi) e per metodi di valutazione così da poter intercettare i dispositivi efficaci e efficienti per i pazienti, sostenibili per il sistema e in grado di dialogare attivamente con il mercato. Conclude Umberto Nocco: “In questo senso AIIC e tutto il mondo dell'ingegneria clinica si dichiarano disponibili ad essere parte integrante, attiva e responsabile della fase che ora si apre a seguito delle sentenze 139 e 140”.

23 luglio 2024
© Riproduzione riservata
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy