Presenti (Acoi): “Sfruttate le debolezze del sistema pubblico”
06 MAR - "I fatti di Napoli contribuiscono ad avvelenare ulteriormente il clima che si avverte nella sanità italiana. I presunti illeciti commessi da medici, che possono sfruttare le debolezze del sistema pubblico per dirottare i pazienti su strutture private, sono la prova ulteriore della necessità di una profonda riforma che metta al primo posto i valori etici ed i principi di legalità”. Ad affermarlo Luigi Presenti, presidente dell'Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (Acoi), in merito al blitz sulla sanità campana.
“È auspicabile – ha aggiunto il presidente Acoi - che il dibattito politico sulla libera professione intramoenia dei medici dipendenti porti finalmente ad una regolamentazione seria, chiara e trasparente. La libera professione dei medici ospedalieri non è, e non può essere, un espediente per arricchirsi alle spalle di cittadini che non trovano risposte adeguate ai loro problemi nel sistema pubblico, ma un’attività che si svolge nel rispetto del diritto di ogni cittadino di scegliere liberamente il professionista di fiducia in momenti delicati della vita che sono legati all’insorgere di qualunque malattia”.
Per questo i chirurghi ospedalieri chiedono alle Regioni, alle Aziende Ospedaliere, alle Aziende Sanitarie di “accelerare il processo di adeguamento delle strutture per garantire questo diritto. Non è pensabile – aggiunge Presenti - che il professionista del settore pubblico, nel quale svolgono il proprio lavoro molte delle migliori eccellenze mediche del nostro Paese, sia penalizzato rispetto a chi lavora nel sistema privato, in un’attività che esalta il rapporto fiduciario con il paziente senza l’appiattimento nell’idea di struttura. Tutto questo - conclude il presidente Acoi- va realizzato con alto senso etico e con regole trasparenti. L’Acoi, e tutti i suoi iscritti, vigileranno sullo sviluppo della normativa che si sta costruendo in Commissione parlamentare”.
06 marzo 2012
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