Gli osteopati: “Attenzione a non demonizzare un'intera categoria”
di Paola Sciomachen
26 GEN -
Riceviamo e pubblichiamo una lettera della presidente del Registro osteopati d’Italia (Roi) indirizzata ad Andrea Vianello:
Gentilissimo,
a nome mio e di tutta la comunità del ROI, Registro degli Osteopati d’Italia, che rappresento, mi preme esprimerle tutta la nostra vicinanza per la sua dolorosa esperienza ed il suo faticoso percorso verso il recupero della salute.
Mi permetto però di segnalare la preoccupazione che la campagna di informazione sulla pericolosità delle manipolazioni cervicali, danneggi l’immagine dell’osteopatia. Se ritiene che ci possa essere stato un nesso di causa fra la manipolazione cervicale e la dissecazione della carotide, o che ci sia stata incuria, incompetenza, o errore umano da parte del professionista, è suo diritto promuovere un’azione nei suoi confronti e dichiarare chi è la persona interessata evitando così di correre il rischio che si demonizzi un’intera categoria.
Mi preme qui affermare che l’osteopatia non è una pratica pericolosa e che è indicata per i pazienti di tutte le età e nelle diverse condizioni cliniche. L’osteopatia però, in quanto atto sanitario, deve essere praticata da professionisti competenti ed esperti, che hanno come primo obiettivo la sicurezza dei propri pazienti.
Per questo è prassi dell’osteopata dedicare tempo e sedute individuali ad ogni paziente per conoscere le sue condizioni cliniche e valutare l’indicazione al trattamento. Nel caso si utilizzino tecniche di manipolazione cervicale, l’indicazione è che queste vengano effettuate sempre e comunque all’interno di un trattamento che prepari ad accoglierle in modo appropriato e non traumatico, garantendo la massima sicurezza. E’ fondamentale quindi che il professionista sia adeguatamente formato ed esperto.
Proprio per questo noi da anni ci battiamo per il riconoscimento della professione, per offrire le migliori garanzie ai cittadini affinchépossano affidarsi con la massima fiducia ad osteopati iscritti a un Albo professionale.
Come presidente del ROI, associazione che è presente da trenta anni in Italia e che raccoglie più di 4000 professionisti, mi sento di sollecitare ancora una volta le istituzioni perché sia portato a termine il percorso di istituzione della professione, definendone il ruolo, le competenze e il percorso formativo.
Mi auguro che questa dolorosa vicenda si concluda per Lei nel migliore dei modi, ma mi permetto nel contempo di invitarla a non prestare il fianco a strumentalizzazioni che hanno finalità diverse.
La ringrazio per l’attenzione e la saluto cordialmente.
Paola Sciomachen
Presidente Roi
26 gennaio 2020
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