Coronavirus. Nessun positivo tra i 12.862 tamponi al personale scolastico
Lo screening sui docenti e altro personale della scuola era stato avviato dalla Regione in vista degli esami di maturità, ma la campagna proseguirà per l'apertura del nuovo anno scolastico a settembre. De Luca: “Operazione unica in Italia. Una scelta della Regione e un atto di responsabilità e di rispetto per tutto il mondo della scuola” pensato anche “per dare tranquillità alle famiglie”. In questa prima fase ha aderito allo screening il 60,3% dei 21.345 membri del personale scolastico invitato a partecipare.
15 GIU - E' stato completato ieri mattina, alla vigilia dell'insediamento delle commissioni degli esami di maturità, il Piano della Regione Campania "Scuole sicure", screening di massa con tamponi, dedicato al personale docente e non docente.
Totale del personale da sottoporre a screening: 21.345
Totale del personale sottoposto a tampone su base volontaria: 12.862
Percentuale di adesione: 60,3 per cento
Risultato: nessun positivo
“Lo screening per i commissari degli esami di maturità e per tutto il personale scolastico è stata una iniziativa unica in Italia”, ha commentato in una nota il presidente della Regione,
Vincenzo De Luca. “E’ la prima operazione del programma che proseguirà in vista dell’apertura del nuovo anno scolastico, e che prevede il monitoraggio sanitario del personale docente e non docente per dare tranquillità alle famiglie”.
“E’ una scelta della Regione - ha proseguito De Luca -, ne siamo orgogliosi, ed è un atto di responsabilità e di rispetto per tutto il mondo della scuola che ha vissuto momenti difficili in questi mesi e che ha registrato l’impegno straordinario del corpo docente e del personale a cui va la gratitudine della nostra regione. Come è del tutto evidente - ha concluso il governatore campano -, la nostra è una posizione opposta a quella del Ministro dell’Istruzione, che ancora una volta dimostra atteggiamenti o irresponsabili o provocatori verso i docenti e le famiglie. Un ministro che propone l’apertura dell’anno scolastico il 14 settembre, per chiudere poi tre giorni, poi riaprirle e richiuderle ancora, in qualunque Paese civile sarebbe invitato a dare le dimissioni. Lavoreremo nei prossimi giorni, per quello che sarà possibile, per evitare questa vergogna”.
15 giugno 2020
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