Award Palliative Care. In Campania i pazienti premiano i sette medici più dediti del settore
Il riconoscimento va ad Adilberto Favilli (Asl di Terni), Antonio Maddalena (Asl Napoli 1 Centro), Antonio Maione (Asl Napoli 3 Sud), Armando De martino (Asl di Salerno), Carmine Lauriello (Asl di Caserta), Fabio Borrometi (Azienda ospedaliera Santobono Pausilipon) e Geppino Genua (Asl di Avellino). “Medici che si dedicano ai pazienti con un approccio umano, vicinanza, comunicazione, attenzione e accoglienza”, afferma il presidente dell’Osservatorio regionale Cure Palliative, Sergio Canzanella.
09 OTT - Saranno premiati lunedì 15 ottobre i sette medici che, in Campania, si sono distinti per il loro impegno e per la professionalità profusa nell’erogazione di Cure Palliative Medicina del Dolore. Arriva così alla giornata conclusiva l'Award Palliative Care, promosso e organizzato dall'Associazione House Hospital, l'Osservatorio regionale Cure palliative e medicina del dolore, la Fondazione Medicina palliativa, la Scuola regionale Accademia della conoscenza, l'Osservatorio regionale Cure domiciliari e la Fondazione AdAstra.
I riconoscimenti saranno attribuiti a:
Adilberto Favilli (Asl di Terni),
Antonio Maddalena (Asl Napoli 1 Centro),
Antonio Maione (Asl Napoli 3 Sud),
Armando De Martino (Asl di Salerno),
Carmine Lauriello (Asl di Caserta),
Fabio Borrometi (Azienda ospedaliera Santobono Pausilipon) e
Geppino Genua (Asl di Avellino). “Medici che si dedicano ai pazienti, nell'ambito delle cure palliative, con un approccio umano, vicinanza, comunicazione, attenzione e accoglienza”, afferma il presidente dell’Osservatorio regionale Cure Palliative,
Sergio Canzanella.
A rendere particolare questo concorso è anche la scelta di far assegnare i premi direttamente ad una giuria di pazienti e familiari. Ed è proprio sulla base di questi giudizi che sono stati individuati i vincitori
Diversi i criteri di selezione: “Disponibilità ad interagire con il paziente e a fornire risposte esaustive; ascolto attento ed accogliente per conoscere la persona, le sue convinzioni, i suoi progetti, i suoi bisogni e le sue paure”. Ancora, “comunicazione chiara e semplice, in grado di far comprendere e di creare un rapporto di fiducia nella relazione medico/paziente. Empatia e capacità di porsi in maniera immediata nello stato d'animo del paziente per supportarlo al meglio e, infine, sostegno e incoraggiamento al paziente per permettergli di viere dignitosamente la malattia in ogni attimo della sua vita”.
09 ottobre 2018
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