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Napoli: psichiatra minacciata con pistola. Anelli (Fnomceo): “Aprire subito tavolo interistituzionale”

La dottoressa, membro della commissione medica di verifica di Napoli, è stata aggredita da una persona che era stata esaminata per verificare l’idoneità al pensionamento anticipato.

05 FEB - “Vedete quello che dovete fare altrimenti vi vengo a prendere sotto casa vostra , tanto so dove abitate”. Questa la minaccia che si è vista fare, con la pistola puntata allo stomaco, Antonietta Rapuano, psichiatra, membro della commissione medica di verifica di Napoli mercoledì 31 gennaio.

“Ero lì con un collega che parlava a telefono di fronte alla finestra e che non si è accorto di nulla, perché l'uomo, entrato nella stanza all'improvviso, mi ha puntato la pistola allo stomaco e, a voce bassa, ma con determinazione, mi ha intimato di esprimere un giudizio favorevole alla richiesta di pensionamento da lui avanzata, altrimenti sarebbe venuto a cercarmi a casa”, ha raccontato il medico a Il Mattino. “È accaduto tutto nella sala in cui si doveva riunire la commissione. Non ho urlato, per non innervosire il mio aggressore e forse il mio comportamento ha evitato la tragedia”.

L’aggressore, secondo le ricostruzioni, sarebbe un dipendente del Comune di Napoli che già a dicembre era stato esaminato dalla Commissione per verificare l’idoneità al pensionamento anticipato. È stato fermato dalle forze di Polizia poco dopo l’aggressione.

“Le aggressioni e la violenza contro i medici e gli operatori sanitari sono ormai una vera emergenza di salute pubblica. Perché un medico deve accogliere il paziente, non averne paura; deve ascoltarlo e visitarlo con serenità, non ridurre al minimo il tempo dell’incontro; deve poter comunicare una diagnosi infausta o, come in questo caso, un verdetto ‘sgradito’, senza temere ritorsioni. Ne va della salute di tutti noi: per questo diciamo che chi fa male a un medico fa male a se stesso”, ha detto il presidente Fnomceo Filippo Anelli.
 
“Esprimiamo la nostra solidarietà alla collega aggredita e intimidita a Napoli, mentre esercitava la professione in una commissione medica di controllo”, ha aggiunto Anelli. “Fatti gravi come questo rendono purtroppo ancora più evidente l’urgenza di un Tavolo interistituzionale con il ministero della Salute e i Nas quale quello che abbiamo proposto, trovando grande apertura, al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, e che vorremmo estendere al ministero dell’Interno. Non possiamo chiudere gli occhi, voltarci dall’altra parte”.


“Questo è l'ultimo di una serie di atti di violenza nei confronti di medici ed in modo particolare di colleghe”, ha dichiarato il presidente dell'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Benevento, Giovanni Pietro Ianniello. “È ora che le Istituzioni si facciano carico di questa problematica in modo serio e organico anche con norme che tutelino il medico, creando procedure d'ufficio e non a querela di parte, quando egli viene aggredito nell'esercizio delle sue funzioni , e prevedendo pene più gravi per questo tipo di reati”.

05 febbraio 2018
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