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Epatite C. A Salerno test gratuiti, informazione e prevenzione il 21 maggio in piazza

In piazza Cavour i cittadini potranno incontrare i medici dell’Aigo (Associazione Italiana Gastroenterologi e Endoscopisti Digestivi Ospedalieri) e dei reparti di medicina interna, malattie infettive e gastroenterologia dell’Ospedale Ruggi d’Aragona, fare test gratuiti e ricevere consulenza su epatite C e malattie del fegato.

18 MAG - Comune di Salerno, medici dei reparti di medicina interna, malattie infettive e gastroenterologia dell’  Ospedale Ruggi d’Aragona,  Aigo (Associazione Italiana Gastroenterologi e Endoscopisti Digestivi Ospedalieri) e volontari di EpaC Onlus uniti per una giornata informativa diretta alla cittadinanza aalernitana sul virus dell’epatite C, malattia asintomatica che colpisce più di 30.000 persone in Campania e che oggi può essere curata: “ma è necessario scoprire l’infezione sottostante”. Ed è a questo scopo che il 21 maggio, in Piazza Cavour a Salerno, sarà allestito uno stand dove i cittadini potranno rivolgersi per fare test gratuiti e ricevere consulenza su epatite C e malattie del fegato.

Il Comune di Salerno metterà gratuitamente a disposizione la prestigiosa piazza Cavour, dove lo stand sarà attivo dalle ore 10.00 alle ore 20.00.
 
“Le Malattie dell’Apparato Digerente (Mad), di cui le malattie del fegato sono parte integrante, rappresentano da anni la seconda causa di ricovero ospedaliero su tutto il territorio nazionale ( fonte Ministero della Salute anno 2016) Il tasso di ospedalizzazione per Mad in Campania è il più alto d’Italia (17.3 x 1000 abitanti , con 101.195 dimissioni anno 2014 ), anche per effetto della maggiore prevalenza di virus Epatitici”, spiega Ernesto Claar presidente Aigo Regione Campania, in una nota che annuncia la Giornata di informazione e prevenzione.
 
“Il ricovero per Mad in ambiente Gastroenterologico garantisce minore mortalità intraospedaliera (2.2 % vs il 3.14 dell’ insieme delle altre specialità), minore durata della degenza,  maggiore appropriatezza ( 81.2% vs 66.5 nell’insieme delle altre specialità) e quindi, in ultima analisi maggior risparmio di risorse (fonte Ministero della Salute anno 2016). In Campania la gastroenterologia è sottorappresentata rispetto alle reali necessità. Mission di Aigo – prosegue Claar - è fare emergere il bisogno di salute specialistica nel nostro territorio, indicare i percorsi di cura e contribuire al riassetto organizzativo della Gastroenterologia in Regione Campania. Dare una ‘adeguata risposta’ alla richiesta di salute dei nostri cittadini si traduce nella riduzione del fenomeno di migrazione sanitaria”.

A piazza Cavour, il 21 maggio, saranno fornite consulenze gratuite e sarà possibile sottoporsi al test salivare per venire a conoscenza dell’ eventuale contatto con il virus dell’epatite C (il test salivare consente la valutazione in venti minuti).

Alla giornata di prevenzione parteciperà l’Associazione EpaC che, con i suoi volontari, presiederà gli stand informativi dove i cittadini potranno ricevere informazioni sulle malattie del fegato e sui percorsi diagnostico-terapeutici disponibili  nella nostra Regione. Agli stand i cittadini potranno reperire materiale informativo sull’epatite C, una patologia ormai curabile con terapie orali e con trascurabili effetti collaterali.
Carolina Ciacci, professore ordinario di Gastroenterologia dell'Università di Salerno, evidenzia come si stia assistendo a “una svolta importante” con l’allargamento alla cura di tutti i pazienti con epatite C, ma “i pazienti curati fino ad adesso necessitano di un follow up a vita per evitare le complicanze legate alla malattia avanzata”,  garantendo quindi la migliore salute possibile per il paziente, ma anche evitando un aggravio di spesa per la sanità.

“Finalmente l’ente regolatorio istituzionale, l’Aifa, ha aperto a tutti i pazienti infetti da HCV la possibilità di trattamento con in nuovi farmaci antivirali”, commenta Marcello Persico, professore associato di Medicina Interna dell’Università di Salerno, direttore dell’Unità di Medicina Interna ed Epatologia del P.O. G. da Procida – AOU S. Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona. Per Persico “si impone dunque un attento screening sul territorio per scoprire i nuovi casi di infezione “sommersa” ed in particolare in categorie “speciali” ed a rischio,  quali i pazienti nefropatici (in particolare in dialisi), i pazienti talassemici ed i pazienti affetti da patologie linfoproliferative”.  

E’ attivo, presso la Regione Campania, un “tavolo di lavoro permanente” cui, periodicamente, medici, pazienti ed Istituzioni si riuniscono per identificare e mettere in atto le strategie più efficaci per l’ eradicazione dell'infezione da HCV.

“Il nostro impegno di Infettivologi – afferma Nicola Boffa, direttore della UOC Malattie Infettive - i rivolge a tutti i pazienti affetti da Epatite e naturalmente ha un occhio di particolare riguardo per i coinfetti HIV-HCV, nei quali la malattia epatica ha un progressione decisamente più veloce. Con l’apertura dell’AIFA con determina del 30 Marzo 2017 verso i meno gravi e in particolare per i pazienti affetti con comorbilità, abbiamo la grande possibilità di curare i pazienti coinfetti HIV/HCV;  nei prossimi mesi toglieremo un problema di salute a chi ha una grave patologia come l’HIV. Ad oggi  l’impegno dei Centri individuati dalla Regione Campania per la cura dell’Epatite C  ha avuto un successo tangibile con più di 10000 pazienti trattati con i nuovi farmaci (il 13,6%dei pazienti trattati in Italia) di cui più del 96% curati con successo. Sono dati che evidenziano l’elevata professionalità dei medici dei vari centri coinvolti”.

Per Massimiliano Conforti, vice presidente dell’Associazione EpaC, “bisogna superare il concetto ‘il paziente è tale quando sta male’ e giocare d’anticipo: diagnosticare tempestivamente e curare adeguatamente visto che oggi è possibile”.

18 maggio 2017
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