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Disabili e fuorionda di De Luca sulle condizioni di Napoli. È scontro con De Magistris

Nel video De Luca attribuisce al questore De Iesu alcune frasi sulla città, che negli ultimi anni, “è peggiorata e questo (riferito al sindaco, ndr) ha governato come un pazzo”. Poi le polemiche sul trasporto scolastico dei disabili: “Valutiamo la possibilità di sostituirci agli enti inadempienti”. Il Comune si difende: “Leggendo i dati  della Regione è facile dimostrare l’infondatezza delle accuse”.

31 MAR - Tensione alle stelle, in Campania, tra il presidente della Giunta, Vincenzo De Luca, e il Comune di Napoli e il suo sindaco, Luigi De Magistris. Da una parte la questione sul traporto dei disabili (che nei giorni scorsi a visto le associazioni sfilare lungo le strade di Napoli), poi un fuorionda ripreso ripreso durante un incontro pubblico dall'agenzia Omninapoli in cui De Luca riferisce un giudizio, negativo, che il neo questore di Napoli, Antonio De Iesu, avrebbe espresso sull'operato del sindaco de Magistris. “Questo ha amministrato come un pazzo, ho lasciato la città 5-6 anni fa, non è cambiato un c... anzi è peggiorata”, sarebbero state le parole di Iesu, secondo quando affermato da De Luca nel fuorionda. E se la prende anche con il Pd e sul fatto che non fa opposizione.

De Luca è comunque intervenuto ieri in una nota per precisare: “Sento l'obbligo di precisare che nella conversazione avuta nella giornata di martedì scorso con il Questore di Napoli Antonio De Jesu nessun riferimento è stato fatto nei confronti di alti livelli istituzionali o politici. Vi è stato uno scambio di opinioni sulle condizioni oggettive relative ai problemi della sicurezza nei territori. Nel corso dell'incontro ho riconfermato con estrema convinzione e nettezza la solidarietà agli agenti di polizia colpiti negli incidenti dei giorni scorsi, e il sostegno pieno mio e dell'istituzione che rappresento al Questore nel suo nuovo impegno, e alle forze dell'ordine per il loro quotidiano impegno a tutela della sicurezza e della legalità. Ho espresso quindi la mia fiducia al Questore, che ho avuto modo di conoscere e apprezzare come uomo delle istituzioni di assoluta correttezza, di grande esperienza e capacità operativa”.

Da parte sua, De Iesu, dopo un primo “no comment”, interviene alla fine affermando di non aver “evidenziato considerazioni negative sulla gestione amministrativa e politica del Comune consapevole delle difficoltà di amministrare una città complessa”, ma esprime anche il proprio “rammarico per la mancata solidarietà dell'amministrazione comunale” alle forze dell'ordine coinvolte negli scontri in occasione della visita di Matteo Salvini.

Quanto alla questione del trasporto scolastico ai disabili, De Luca ha affermato che “La Regione sta valutando la possibilità di sostituirsi agli enti inadempienti, perché possiamo farlo, per i disabili che frequentano gli istituti secondari, le superiori, ma per gli istituti della fascia dell'obbligo elementari e medie la competenza invece è dei Comuni” Dunque, bisogna “premere sui Comuni che sono inadempienti”. In merito alla protesta di martedì dei disabili che lamentavano tagli al settore, De Luca ha evidenziato che “se li lamentano da parte della Regione, hanno sbagliato perché hanno letto male i numeri”.

E sul sito della Regione arrivano tutti i dati, accompagnati dal messaggio: “Premesso che le criticità emerse nei servizi di assistenza dipendono da tagli del Comune di Napoli e non dal riparto nazionale del Fondo, e premesso che i Comuni devono partecipare con proprie risorse alle Politiche Sociali, pubblichiamo i decreti e i mandati di pagamento emessi dalla Regione Campania a favore del Comune di Napoli” (vedi Allegato 1 e Allegato 2).

Alla Regione risponde l’assessore comunale al Welfare, Roberta Gaeta: “E’ molto grave che la Regione Campania utilizzi strumentalmente il proprio portale istituzionale per sferrare attacchi politici faziosamente costruiti a tavolino, addebitando al Comune di Napoli presunti tagli ai servizi di assistenza alle persone disabili di cui soltanto la Regione è responsabile”, esordisce Gaeta nella nota.

Per l’assessore comunale, poi, “leggendo il materiale pubblicato sul sito della Regione è facile dimostrare l'infondatezza delle accuse: il Comune di Napoli ha continuato a garantire tutti i servizi essenziali alla cittadinanza, investendo il 25% del bilancio comunale nelle Politiche Sociali, mentre la Regione si è resa colpevole di non aver trasferito, se non a metà del 2016, i fondi dovuti per le annualità che vanno dal 2010 al 2014”.

“Inoltre – prosegue Gaeta - il trasferimento delle somme relative al trasporto scolastico degli alunni con disabilità è avvenuto sol o il 27 dicembre 2016, ben 4 mesi dopo l'inizio della scuola. Il 30 dicembre, il Comune di Napoli aveva già approvato le Linee di Indirizzo necessarie, inviando contemporaneamente apposita circolare a tutte le scuole interessate con le procedure e la modulistica da utilizzare per attivare il servizio”.

“La somma trasferita dalla Regione – spiega ancora l’assessore -, poi, è vincolata solo in parte per il trasporto scolastico, essendo destinata anche al pagamento delle rette giornaliere dei ragazzi con disabilità presenti in convitti specializzati.

“Per quanto concerne gli assegni di cura, che nel comunicato della Regione si apprende essere stati trasferiti con mandato del 22 dicembre 2016, si precisa che i fondi sono stati materialmente incassati il 30, rendendo di fatto impossibile la loro utilizzazione entro il 31 dicembre. Questi fondi, quindi, sono confluiti nel cosiddetto “avanzo vincolato” che, come la norma prevede, non può essere utilizzato solo dopo l'approvazione del bilancio di previsione che verrà discusso a metà aprile dal Consiglio Comunale”, conclude Gaeta.

31 marzo 2017
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