Nomine sanità in Campania. M5S: “Governo fermi subito quelle effettuate da De Luca per i dirigenti delle aziende”

I deputati del Movimento in commissione Affari Sociali sottolinea: "Il ministero della Salute rileva presenza di profili illegittimità costituzionale nella legge regionale approvata meno di due mesi fa in Campania. Ora sta al ministero per gli Affari Regionali fermare definitivamente questo provvedimento accentra-poteri".

14 LUG - “Oggi il ministero della Salute ci ha informati del fatto che in data 6 luglio ha espresso un parere nel quale evidenziava la presenza di profili di illegittimità costituzionale nella legge approvata dal consiglio regionale della Campania 31 maggio 2016 ‘Disposizioni urgenti in materia di semplificazione per la procedura dei direttori delle Aziende Sanitarie e ulteriori misure di razionalizzazione’. Ora attendiamo che a tal proposito si pronunci anche la presidenza del Consiglio, e in particolare il ministero per gli Affari Regionali, ma per quello che ci riguarda un’opinione ce l’abbia già ed è chiarissima: quella legge è illegittima e il presidente De Luca deve fare un passo indietro”. Così i deputati M5s in commissione Affari Sociali commentano la risposta del ministero della Salute all’interrogazione presentata dalle deputate campane Vega Colonnese e Silvia Giordano.
 
Nel corso del suo intervento in commissione, infatti,  De Filippo ha spiegato come il dicastero di Lungotevere Ripa abbia già evidenziato, lo scorso 6 luglio, la sussistenza di profili di illegittimità costituzionale alla Presidenza del consiglio dei ministri – Dipartimento affari regionali. A questo punto, "com’è noto la decisione finale di impugnare la medesima legge compete al Consiglio dei ministri", ha concluso il sottosegretario.

La legge approvata lo scorso 31 maggio modifica in maniera sostanziale, fanno notare i deputati pentastellati, il meccanismo di nomina dei direttori generali del servizio sanitario regionale della Campania accentrando la decisione nelle mani del presidente della Giunta e sopprimendo il secondo livello di valutazione, da effettuarsi tramite un avviso pubblico per acquisire le candidature dei soggetti in possesso dei requisiti professionali.

Già il 9 giugno 2016 il M5S, nel corso di una interpellanza urgente, ha illustrato i profili di incostituzionalità della legge in questione  per palese contrasto con le norme nazionali, ovvero con il decreto legislativo n. 502 del 1992 e con la legge n. 124 del 2015 - cosiddetta delega Madia- . entrambe le norme costituiscono principi fondamentali ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione che, al terzo comma, prevede che nelle materie di legislazione concorrente spetta alle regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato. Nel caso di specie il principio fondamentale è in materia di tutela della salute.

“Ricordiamo che il 19 luglio prossimo, ci sarà una seduta del Consiglio regionale della Campania dedicata alla sanità in occasione della quale potrebbero essere nominati da parte del presidente della regione Campania Vincenzo De Luca i nuovi direttori generali chiamati a guidare 15 delle 17 aziende sanitarie campane attualmente commissariate. Ci auguriamo dunque – concludono - che da Palazzo Chigi giunga un pronunciamento circa la citata legge regionale già nelle prossime ore, al fine di evitare di dover porre rimedio rispetto a nomine già effettuate, che determinerebbero una situazione caotica”.
 

14 luglio 2016
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