Sant’Anna di Catanzaro. Autorizzato l’accreditamento
Il commissario ad acta Longo ha firmato il relativo decreto. Il presidente della Regione Spirlì esprime “grande soddisfazione”, il commissario: “finalmente ce l’abbiamo fatta”. Nel Dca si fa obbligo all’Asp e all’Ota (Organismo tecnicamente accreditante) di “effettuare ulteriori, necessarie verifiche per fare emergere eventuali situazioni di non rispondenza ai requisiti stabiliti.
11 MAR - “È una grande soddisfazione”. Il presidente della Regione Calabria
Nino Spirlì commenta così il Dca numero 43 firmato dal commissario ad acta della Sanità
Guido Longo con cui si dispone di autorizzare e accreditare la struttura sanitaria privata Casa di cura “Villa Sant’Anna spa” di Catanzaro.
Il decreto
Preso atto del parere favorevole con prescrizioni al mantenimento dei requisiti di accreditamento della struttura da parte dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, nel Dca n. 43 si dispone, tra l’altro, che “l’Asp di riferimento dovrà accertare prima della stipula dell’eventuale accordo contrattuale e, successivamente, con cadenza annuale l’insussistenza di cause di incompatibilità in capo alla struttura accreditata”.
Nel Dca si fa obbligo all’Asp e all’Ota (Organismo tecnicamente accreditante) di “
effettuare ulteriori, necessarie verifiche per fare emergere eventuali situazioni di non rispondenza ai requisiti stabiliti, nonché di valutare eventuali, ulteriori sviluppi dell’inchiesta giudiziaria meglio conosciuta come ‘Cuore Matto’, da cui emergerebbe gravissima truffa ai danni dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro e, conseguentemente, ai danni del Sistema sanitario della Regione Calabria, per come previsto nella delibera della commissione straordinaria dell’Asp di Catanzaro n. 301 del 09.03.2021”
.
Nel decreto del commissario ad acta si precisa, inoltre, che “
l’accreditamento non determina automaticamente il diritto del privato ad accedere alla fase contrattuale e può essere soggetto a revisione in relazione al mutarsi delle condizioni che ne hanno originato l’adozione, fatti salvi i casi previsti dalla normativa vigente che integrano le ipotesi di sospensione, decadenza e/o revoca, e dunque, il presente provvedimento non comporta l'obbligo per le aziende e gli enti del servizio sanitario di procedere alla stipula degli accordi contrattuali”.
Si precisa anche che “
l'Azienda sanitaria competente, prima della sottoscrizione di tali accordi, è tenuta ad accertare la compatibilità con il fabbisogno predeterminato dalla programmazione regionale nonché con gli specifici fondi aziendali”.
Il commento di Spirlì
“Sono stati – aggiunge il presidente – mesi particolarmente duri dal punto di vista istituzionale e umano, ma le giuste aspettative del personale medico e sanitario e dei pazienti del Sant’Anna mi hanno spinto a essere così incisivo per la risoluzione di una vertenza molto delicata e importante”.
“Finalmente – aggiunge il presidente –, riconsegniamo alla sanità calabrese un polo d’eccellenza che si affianca ad altri omologhi già presenti nella sanità pubblica calabrese. L’auspicio è che tutti insieme collaborino al fine di garantire sempre di più il diritto dei calabresi di farsi curare nella propria terra. Mi auguro che per futuro non debbano mai più verificarsi situazioni come quella che, in questi lunghi mesi, ha interessato il Sant’Anna”.
“Finalmente ce l’abbiamo fatta”, il commento finale del commissario Longo.
11 marzo 2021
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