Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Martedì 26 NOVEMBRE 2024
Calabria
segui quotidianosanita.it

Coronavirus. Cgil, Cisl e Uil a Regione: “Tamponi subito”

“La Regione deve necessariamente e con urgenza avviare in maniera tempestiva e propedeutica l’esecuzione dei tamponi nei luoghi di lavoro più esposti alla pandemia, a partire dai lavoratori della Sanità pubblica, privata e del Settore socio-sanitario. È chiaro che in tutta questa fase emergenziale né il Decreto Calabria né il Commissariamento della Sanità calabrese hanno prodotto i risultati auspicati”. Così le tre sigle sindacali

20 APR - La Regione è ancora in grave ritardo rispetto alle attività di prevenzione anti-Covid19 da mettere in atto in ambienti di vita e di lavoro. In considerazione dell’esigenza di combattere e contenere il contagio, deve necessariamente e con urgenza avviare in maniera tempestiva e propedeutica l’esecuzione dei tamponi nei luoghi di lavoro più esposti alla pandemia, a partire dai lavoratori della Sanità pubblica, privata e del Settore socio-sanitario, compresi i lavoratori operanti nei settori degli appalti (Vigilanza, Pulizia, Sanificazione, Ristorazione collettiva e Manutenzione) nelle RSA, nei supermercati ed in tutte le attività ritenute essenziali dalle attuali disposizioni”.

È quanto chiedono, in un documento unitario, i Segretari Generali calabresi Angelo Sposato (Cgil), Tonino Russo (Cisl) e Santo Biondo (Uil) che sollecitano “un confronto urgente, tempestivo e permanente, secondo le modalità atte a garantire il distanziamento sociale (anche in videoconferenza), sulle emergenze socio-sanitarie, che con il contagio da Covid19 si sono aggravate, al fine di determinare, già in questa fase straordinaria, le azioni utili per un cambio radicale della programmazione sanitaria e sociale nella Regione”.

“Risulta altresì inderogabile - sostengono ancora Sposato, Russo e Biondo - sottoporre alla prova del tampone tutta una serie di categorie di persone che risultano più vulnerabili, quali gli anziani, i disabili, ammalati cronici, ecc.. Tale rivendicazione e la relativa attuazione deve essere considerata come l’attività precipua di prevenzione rispetto al diritto alla Salute dei calabresi, a partire dalla necessità per l’attuale fase pandemica, di riconoscere un ruolo primario alla medicina territoriale, che va riorganizzata e rilanciata e incardinata in un Servizio sanitario regionale in grado di dare concrete risposte in termini di salute alla cittadinanza”.

“Bisogna intervenire tempestivamente – proseguono - con scelte obbligate per costruire un’adeguata risposta socio-sanitaria in questa prima fase ed allo stesso tempo preparare le opportune condizioni e senza rischi per le persone, per affrontare la fase di ripartenza, quando questa sarà possibile, secondo i dettami scientifici, con misure a sostegno dell’economia e delle attività produttive della nostra Regione”.

Per i Sindacati calabresi è necessario: “verificare le tante situazioni che già da prima non erano chiare e trasparenti e che, con l’avvento della pandemia si sono rivelate in tutta la loro drammaticità. A partire dalla tragedia che si è consumata nelle Rsa che ha coinvolto nel contagio sia ospiti che operatori e che ha visto registrare per le stesse strutture, un alto numero di decessi riconducibili al virus”.

“Rispetto a tutte le strutture Rsa, Case di Riposo, Strutture per Disabili Psichiatrici e per Anziani non autosufficienti – proseguono Sposato, Russo e Biondo - e quindi non solo quelle attenzionate dai fatti di cronaca, è necessario conoscere lo stato di attuazione delle indicazioni contenute nei Protocolli per le misure anti-Covid19 del 14 e del 24 marzo 20 e la regolarità dell’accreditamento delle stesse strutture e delle loro condizioni igienico-sanitarie, nonché le azioni svolte dalle istituzioni competenti per le relative verifiche, sia quelle pregresse che quelle recenti per fronteggiare il virus”.

“Mai come in questo momento - sottolineano i leader di Cgil, Cisl e Uil calabresi - risulta necessario anche migliorare i Dipartimenti Territoriali della medicina della prevenzione che sempre di più, in futuro, avranno un ruolo determinante. Così come va garantita ai pazienti/ospiti, sia nelle strutture pubbliche che in quelle private, l’informazione costante e trasparente rispetto il decorso clinico, la diagnosi e il piano terapeutico. È chiaro che in tutta questa fase emergenziale né il Decreto Calabria né il Commissariamento della Sanità calabrese hanno prodotto i risultati auspicati, mettendo in luce tutte le discrasie di una catena di comando che sta registrando troppe interruzioni e incoerenze”.

20 aprile 2020
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Calabria

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy