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Cosenza. Il sindaco Occhiuto a Oliverio: "Giusto costruire un nuovo ospedale, ma dove lo decide il Comune"

Il presidente della Regione ha rimarcato ieri l’impossibilità di ristrutturare la vecchia struttura, ormai troppo compromessa a livello “strutturale, funzionale, impiantistico e sanitario”. Ma il sindaco chiarisce: “Spostare l’ospedale sarebbe un colpo mortale che condannerebbe per sempre la possibilità di riqualificazione e recupero della parte antica della città”.

30 SET - “Bene fa il presidente Oliverio a insistere sull’iter per la costruzione del nuovo ospedale di Cosenza. Nuovi spazi dedicati alla salute dei cittadini sono assolutamente necessari per offrire servizi più adeguati. Ma vorrei si tenesse ben presente che l’ente regionale ha il compito della programmazione e non quello sulla scelta dell’ubicazione del sito all’interno della città”. Ad affermarlo, in una nota, è il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, che mette così in chiaro la sua posizione rispetto alle dichiarazioni rilasciate ieri dal Governatore della Regione Calabria, Mario Oliverio, in merito alla struttura sanitaria da realizzare nel capoluogo bruzio.

“L’ospedale – spiega il sindacato - costituisce un centro attrattore di interessi e di vita e non può essere spostato dall’attuale collocazione senza causare enormi danni urbanistici a tutta la zona a sud di Cosenza e al Centro storico. D’altra parte, lo stesso Oliverio – ricorda Occhiuto - nella sua ultima visita di sopralluogo in città, aveva dichiarato di non volere svuotare ulteriormente la zona antica di funzioni vitali e di immaginare uno sviluppo a ‘consumo zero’. E queste affermazioni di principio vanno esattamente nella direzione opposta alla paventata realizzazione di un nuovo ospedale nella zona di Vaglio Lise. L’Amministrazione comunale – spiega ancora il Sindaco - sta realizzando un percorso per rilanciare il Centro storico e l’intera zona a sud di Cosenza, e quello di spostare l’ospedale sarebbe un colpo mortale che condannerebbe per sempre la possibilità di riqualificazione e recupero della parte antica della città. Viceversa il nuovo Ospedale e l’uscita autostradale a sud rilancerebbe immediatamente tutta la zona con ricadute eccezionali. Se, al contrario, sottraiamo ancora interessi non riusciremo più nell’obiettivo. Queste sono le scelte urbanistiche che si pagano nei decenni successivi, e poi a nulla vale lamentarsi quando le case crollano perché i privati non hanno alcun interesse economico a ristrutturarle”.

L’auspicio di Occhiuto è che “si possa agire nell’ambito dei propri compiti e del proprio ruolo. Quando non si rispettano i ruoli e le competenze, si rischia di fare solo annunci come è già accaduto più volte, per esempio sulla Metropolitana leggera. Abbiamo sempre chiesto alla Regione il finanziamento per la costruzione dell’ospedale, ma le scelte per l’ubicazione, ripeto, appartengono all’Amministrazione e al Consiglio comunale, che approva il Piano Strutturale Comunale (che non contiene per niente questa previsione)”.

Secondo il sindacato “è possibile costruire un nuovo Ospedale sul vecchio sito allargato fino all’area del Mariano Santo, attualmente abbandonato. Il nuovo nosocomio, per come lo intendo io, non è la semplice ristrutturazione del vecchio ma una costruzione ex novo sul vecchio sito esteso appunto fino al Mariano Santo, che diventerebbe a questo punto pure parte integrante della nuova struttura”.
 

30 settembre 2015
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