Calabria. Allarme di Oliverio: “Governo nomini subito commissario per la sanità o sarà il caos”
In una lettera aperta al ministro Lorenzin, il governatore sottolinea i rischi dell'attuale vuoto. "Il pericolo è che la vacanza d'ufficio diventi alibi e motivo di giustificazione per disservizi, sprechi e fattori di ulteriore aggravamento dello stato organizzativo e finanziario". La Calabria è senza commissario ad acta dalla fine del mandato del gen. Pezzi nominato all'epoca delle dimissioni di Scopelliti.
17 FEB - “Le rivolgo un appello affinché si faccia carico di proporre al Consiglio dei Ministri di deliberare, con urgenza, la nomina del nuovo commissario”. E’ esplicito e diretto l’appello lanciato, in una lettera aperta dal governatore calabrese,
Mario Oliverio, al ministro
Beatrice Lorenzin.
Il presidente ricostruisce innanzitutto le dinamiche istituzionali che hanno determinato l’attuale vuoto. “La Regione Calabria è stata sottoposta sin dall’anno 2010, in base alla Legge 191/2009, alla gestione commissariale per l’attuazione del Piano di Rientro dai disavanzi del Settore sanitario. In seguito alle dimissioni del Presidente della Giunta regionale, on.
Giuseppe Scopelliti, il Consiglio dei Ministri, con deliberazione del 19 settembre 2014, ha provveduto alla nomina di un sostituto temporaneo del Commissario ad acta. Tale funzione è stata affidata al Gen. dott.
Luciano Pezzi, precedentemente nominato sub Commissario. Nella stessa deliberazione, il Consiglio dei Ministri ha espressamente indicato la nomina del Gen. Pezzi, in sostituzione del presidente della Regione decaduto, valida ‘fino all’insediamento del nuovo Presidente della Giunta regionale’. Va da sé che dalla data di proclamazione del neo eletto Presidente della Giunta, il Settore è privo di una guida attiva e responsabile, non avendo, il Consiglio dei Ministri, finora assunto i provvedimenti necessari”.
Un quadro preoccupante quello tratteggiato da Oliverio, che vede il servizio sanitario regionale “in una condizione di acefalia”. La vacanza dell’ufficio, avverte, rischia di divenire “alibi e motivo di giustificazione per disservizi, sprechi e fattori di ulteriore aggravamento dello stato organizzativo e finanziario. Non Le sfugge che tutto ciò avviene a nocumento del diritto alla cura ed alla tutela della salute del cittadino, con la inevitabile conseguenza dell’accentuazione del tasso di sfiducia verso il sistema sanitario. Il perdurare di tale condizione rischia di compromettere gravemente gli stessi livelli minimi di assistenza e di sicurezza”.
E’ sulla base di questi elementi che il governatore calabrese ha scritto l’accorato appello. La nomina del commissario non è infatti più procrastinabile “per porre fine alla attuale anomalia di un sistema sanitario regionale che progressivamente rischia una crisi irreversibile in primo luogo nella capacità di soddisfare la domanda di tutela e – conclude la lettera - di cura della salute e di garantire i livelli essenziali di assistenza”.
17 febbraio 2015
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