L'Aquila. Magistrati e medici a convegno sulla nuova legge sul biotestamento
Focus all’Università alla presenza, tra gli altri, del sostituto procuratore Fabio Picuti e di professori di medicina legale della Sapienza di Roma. Oltre 200 persone presenti: la Asl provinciale è la prima in Abruzzo a organizzare un forum su una tematica assai delicata e impegnativa.
27 GEN - Accanimento terapeutico, rifiuto delle cure, responsabilità medica, effettivo rispetto delle disposizioni fissate dal paziente, zone d’incertezza legislativa. Aspetti di grande impatto, normativo ed etico, legati alla legge sul biotestamento che entrerà in vigore nei prossimi giorni e che, al suo imminente debutto, pone gli inevitabili interrogativi che si accompagnano una disposizione legislativa non ancora praticata.
La Asl 1 Abruzzo, prima in regione, ha messo insieme magistrati, ricercatori, esperti di medicina legale e ovviamente medici per cercare di mettere a fuoco, nel corso di un convegno, i principali nodi su un argomento estremamente delicato che investe coscienza, deontologia professionale, rigore normativo e volontà del paziente. Oltre 200 persone hanno partecipato al focus dal titolo: ‘Biotestameento tra realtà e libera interpretazione’ che si è svolto giovedì scorso all’Aquila al Polo didattico blocco 11 dell’università.
Al convegno, promosso da
Patrizia Masciovecchio, direttore del servizio medicina legale della Asl, e da
Franco Marinangeli, direttore del reparto di rianimazione dell’ospedale di Aquila e professore associato di anestesia e terapia, sono intervenuti magistrati e specialisti medici. Presenti, tra gli altri, il Manager della Asl,
Rinaldo Tordera, il sostituto procuratore presso il tribunale di L’Aquila,
Fabio Picuti, il presidente comitato etico delle province di L’Aquila e Teramo,
Gianlorenzo Piccioli, i professori ordinari di medicina legale dell’università di Roma,
Paola Frati e
Vittorio Vineschi e il direttore del dipartimento Mesva della facoltà di medicina e chirurgia dell’ateneo aquilano,
Maria Grazia Cifone.
I responsabili scientifici erano Masciovecchio e Marinangeli, che hanno promosso il forum. Negli interventi che si sono succeduti sono state rilevate, con sfumature diverse, alcune incertezze contenute nella nuova legge in ordine alla necessità di attuare compiutamente la volontà del paziente. Punti che andranno verificati e scandagliati con la concreta applicazione della normativa e che presuppongono, come è stato opportunamente sottolineato nel focus, un dialogo costante tra medici e magistrati.
“E’ stato un incontro assai costruttivo - dichiara Marinangeli - che ha avuto il merito di analizzare gli aspetti legati alla responsabilità medica, per individuare percorsi assistenziali adeguati all’interno delle prescrizioni delle nuove disposizioni legislative. Visti l’interesse e il coinvolgimento che si sono registrati, ci sono tutte le premesse per approfondire l’importante tema attraverso l’organizzazione di ulteriori incontri”.
27 gennaio 2018
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