L’Aquila. Arriva il kit portatile per effettuare gli esami del sangue a casa del paziente
L’iniziativa della Asl 1 per ora riguarderà i pazienti oncologici o che soffrono di dolore cronico. “L’utilizzo da parte del medico di un Kit, una piccola ‘scatoletta’ elettronica, eliminerà più passaggi: invio a domicilio dell’infermiere per il prelievo, trasporto delle provette in laboratorio, elaborazione delle analisi e, solo dopo 7 giorni, prescrizione delle cure. Sistema a costo zero per l’azienda”.
05 GIU - Un piccolo dispositivo elettronico per fare immediatamente l’esame del sangue a domicilio del paziente, senza inviargli a casa un infermiere per il prelievo, dover poi passare le analisi in laboratorio, attenderne la risposta e aspettare una settimana prima di prescrivere la terapia. La Asl 1 Abruzzo comunica in una nota di aver avviato da una settimana all’Aquila, per estenderla a breve a tutte le altre aree della provincia, un’innovazione al servizio di pazienti seguiti dalla Rete della terapia del dolore e cure palliative.
Il malato che si trova a casa, affetto da malattie oncologiche e non e/o da dolore cronico, viene sottoposto, seduta stante, all’esame del sangue, in modo da conoscere in tempo reale i suoi valori ematochimici, fino a un massimo di 10 parametri. Con questo innovativo sistema sarà il medico del servizio di terapia del dolore e cure palliative della Asl, che compie le visite periodiche a domicilio, a utilizzare poche gocce di sangue per l’esame. Operazione eseguita tramite un kit, cioè una ‘scatoletta’ portatile: i valori del sangue vengono rilevati e subito dopo stampati per essere visionati dal medico in funzione della terapia da intraprendere al momento. Impartire subito le cure, anziché attendere fino a una settimana a causa di più passaggi, è molto importante per il tipo di malattie e di dolore trattati dalla Rete di cure palliative della Asl.
Fronteggiare immediatamente un’anemia, per fare un solo esempio, consente di evitare peggioramenti delle condizioni dei malati già affetti da patologie gravi. Il metodo del kit, per ora avviato all’Aquila ma che presto sarà esteso a tutta la provincia, viene praticato da una settimana dal prof.
Franco Marinangeli, responsabile della Rete di terapia del dolore e cure palliative della Asl provinciale.
“Con tale innovazione”, dichiara Marinangeli, “che tra l’altro è a costo zero per la nostra azienda, si evitano i ritardi nella prescrizione della terapia. Infatti, tra prelievo a domicilio, invio del test al laboratorio, valutazione del medico occorre in genere una settimana. Invece, col kit portatile che il medico porta con sé a domicilio del paziente, oltre all’immediatezza del test del sangue, si risparmia sul piano economico e dell’impiego di risorse umane. Infatti, alla luce della morfologia della provincia AQ, con collegamenti e distanze spesso notevoli, gli spostamenti comportano per l’Azienda dispendio di risorse economiche. Al di là di questo aspetto, che pure non va trascurato”, conclude Marinangeli, “la cosa importante è che il servizio migliora la qualità dell’assistenza di malati ‘fragili’ e consente loro di essere curati nell’ambiente familiare”.
05 giugno 2016
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