Pescara. Nas sequestrano oltre 10 tonnellate di pesce e dolci natalizi mal conservati
Il valore complessivo dei prodotti ittici sottoposti a sequestro ammonta a circa 100.000,00 euro. Oltre mille i cesti di prodotti di dolciumi sequestrati, per un valore commerciale di circa 5 mila euro. Erano ronti per essere distribuiti nei supermercati della provincia. Fatta chiudere una azienda nel teramano per carenze igienico sanitarie.
23 DIC - Continuano in tutta Italia le operazioni dei Nas per scongiurare l’immissione nel mercato di prodotti alimentari non idonei. Un’attività ulteriormente rafforzata nel periodo natalizio e che oggi ha colpito a Pescara, dove i Nas, nel corso di ispezioni svolte congiuntamente al Nucleo di Polizia Marittima della Guardia Costiera di Pescara nei confronti di aziende operanti nel settore ittico, hanno sequestrato oltre 10 tonnellate tra prodotti ittici e dolci.
Nel dettaglio, spiega una nota dei Nas di Pescara:
- presso un centro di distribuzione di prodotti ittici del chietino, i militari hanno proceduto al sequestro di 1.600 kg di gamberi rosa poiché detenuti in assenza di documentazione idonea ad attestarne la tracciabilità e privi delle previste indicazioni in etichetta;
- in uno stabilimento di lavorazione di pesce azzurro, sito nell’alto teramano, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro circa 10.000 kg di prodotti ittici poiché privi di ogni indicazione circa la qualificazione della specie, l’identificazione della partita e l’origine;
- in uno stabilimento di trasformazione di prodotti ittici e produzione di conserve alimentari, anch’esso in provincia di Teramo, con l’ausilio del Servizio Veterinario della locale ASL, sono stati avviati a distruzione circa 120 kg di polpo poiché sottoposti ad una procedura di congelamento non idonea.
Il valore complessivo dei prodotti ittici sottoposti a sequestro ammonta a circa 100.000,00 euro.
Le operazioni di verifica condotte inoltre dai militari del NAS nei confronti di aziende produttrici di pane e dolci tipici natalizi, hanno consentito invece di individuare nel pescarese una ditta che aveva imbustato pane, pizze e dolci freschi con etichette riportanti date di produzione posticipate, idonee a trarre in inganno il consumatore circa il loro reale stato di freschezza.
Oltre mille i cesti di prodotti già preimballati, pronti per essere distribuiti il mattino seguente a numerosi supermercati della provincia, sono stati sottoposti a sequestro per un valore commerciale di circa 5 mila euro.
Il titolare dell’attività è stato deferito alla competente A.G. per il reato di frode in commercio.
Infine, in una azienda nel teramano, a fronte delle carenze igienico sanitarie riscontrate nei locali di produzione, è stata disposta la chiusura dell’attività da parte della ASL competente, fatta intervenire sul posto dai militari operanti.