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Ospedale di Lanciano. Schael: “Ho trovato il deserto, ora siamo in crescita” 

Il dg: “Portiamo i numeri, che non mentono, pur senza nascondere i problemi. Ma è necessario fare un’operazione di verità. Non posso accettare che passi il messaggio distorto che descrive come abbandonato l’ospedale di Lanciano, dove al mio arrivo ho trovato il deserto, in termini di tecnologia vecchia di decenni, di assistenza territoriale. La realtà di oggi non è sicuramente la stessa…”.

13 GIU - Una produzione in ripresa dopo la flessione determinata dalla pandemia e cresciuta nel 2022 del 28%; investimenti in tecnologie per quattro milioni di euro; trend in salita per la dotazione di personale rispetto al 2020: questa la fotografia dell’ospedale di Lanciano scattata dal direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael, nel corso di una conferenza stampa nell’ex Casa di conversazione di Lanciano alla presenza del sindaco, Filippo Paolini, per fare un punto sulla situazione del "Renzetti" e sull'assistenza sanitaria nell'area frentana.

“Portiamo i numeri, che non mentono - ha affermato il dg Schael - pur senza nascondere i problemi. Ma è necessario fare un’operazione di verità perché non posso permettere che si faccia a pezzi, con notizie false, l’impegno che la Direzione e gli operatori mettono in campo per garantire e migliorare i servizi resi ai cittadini. Non posso accettare che passi il messaggio distorto che descrive come abbandonato l’ospedale di Lanciano, dove al mio arrivo ho trovato il deserto, in termini di tecnologia vecchia di decenni, di assistenza territoriale con un distretto collocato in un condominio e nessuna integrazione con l’assistenza ospedaliera, primariati da coprire”.

“La realtà di oggi non è sicuramente la stessa – ha spiegato -, perché pur non avendo risorse a disposizione ho rinnovato il 20% delle attrezzature, a partire dalla tac, con una seconda in arrivo come anche la nuova risonanza, e poi 13 ecografi, colonna laparoscopica, ortopantomografo, telecomandato radiologico digitale, ecocardiografi e altre attrezzature destinate a diverse unità operative. Sono stati nominati cinque nuovi primari, tra cui quello della Radiologia, Roberto Vezzaro, che firma il contratto proprio oggi, mentre a breve saranno espletati i concorsi per pediatria, ortopedia e ginecologia. Sono stati appena conclusi i concorsi per cardiologia e medicina, che ci permetteranno di integrare prioritariamente gli organici di Lanciano e Vasto, dove abbiamo maggiore necessità”.

“La nostra azienda – ha rimarcato Schael - è capofila di concorsi regionali in fase di pubblicazione per radiologia, oftalmologia, malattie dell’apparato respiratorio, neonatologia, chirurgia plastica e ricostruttiva e gastroenterologia. Abbiamo messo in atto un'azione massiccia di contrasto al precariato, dando un lavoro stabile a medici, infermieri e operatori sociosanitari impiegati con contratto a tempo determinato e attribuito incarichi di funzione e coordinamento per rendere più efficiente l’organizzazione”.

“Per quanto riguarda le liste d’attesa - ha aggiunto il direttore generale - stiamo recuperando le prestazioni perse durante la pandemia: nel 2022 l’ospedale di Lanciano ha erogato l’88% delle prestazioni in classe di priorità con un aumento del 4% rispetto all’anno precedente, mentre la previsione per l’anno in corso, stando ai primi dati, è di crescere di altri sei punti percentuali. Con l’assunzione di altri radiologi contiamo di migliorare in particolare su ecografie e tac. Non va dimenticato, però, che la nostra è un'azienda organizzata in rete, per cui una prestazione che non è disponibile a Lanciano è comunque garantita in una delle nostre strutture, perché il nostro obbligo è dare una risposta. Va per questo censurato qualche operatore del Centro unico di prenotazione (Cup) che al momento della prenotazione si esprime in modo improprio e lascia senza una risposta il cittadino, che ha il diritto di pretendere la presa in carico in mancanza di una data disponibile in quel momento”.

“Tutta la nostra attività è trasparente - ha concluso Schael - e raccontiamo la realtà per quella che è, dando conto dei risultati e senza nascondere le necessità che ancora abbiamo, comuni a tutte le Asl del Paese, che hanno a che fare con programmazioni del passato che si sono rivelate fallimentari. Il prezzo lo paghiamo tutti. Anche a Lanciano, che non fa eccezione e non è affatto espressione di una cattiva gestione. Basta guardare i numeri”.

13 giugno 2023
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