Infezioni ospedaliera. Marsilio: “In Abruzzo protocolli all’avanguardia”
Il riferimento del presidente regionale in particolare all'esempio “virtuoso” rappresentato dal Gruppo Epidemiologico della Asl di Pescara. “Un buon esempio di sanità pubblica da potenziare ulteriormente e da sviluppare su tutto il territorio regionale considerando che, sulla base di alcuni studi internazionali, intorno al 2050, i nuovi microrganismi patogeni potrebbero rappresentare la prima causa di morte nel mondo”.
17 OTT -
"In Abruzzo abbiamo la fortuna di poter contare su una classe medica preparata e con i piedi ben piantati a terra. Anche sulla problematica delle infezioni ospedaliere - ha proseguito - c'è un esempio virtuoso rappresentato dal Gruppo Epidemiologico della Asl di Pescara, il G.O.E., che ha introdotto il sistema di segnalazione obbligatoria della colonizzazione di batteri multiresistenti ma che eccelle anche per aver messo a punto un sistema organizzativo di coordinamento e controllo sull’uso degli antibiotici e per essere all'avanguardia nella risposta clinica al Covid”.
Lo ha detto li presidente della Giunta regionale dell'Abruzzo, Marco Marsilio, intervenendo negli scorsi giorni a Francavilla al Mare, nel corso del congresso nazionale su "Microbiology & Infections Pescara 2022”, patrocinato dalla Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali – SIMIT: tre giornate dedicate alle infezioni provocate dai microrganismi patogeni per capire le strategie più efficaci da adottare anche in futuro.
Marsilio ha evidenziato come “è stato proprio grazie alla collaborazione tecnico-scientifica prestata dai medici, in primis microbiologi e virologi, della cui esperienza ci siamo giovati nell'ambito di diversi comitati, se l'Abruzzo ha potuto affrontare l'emergenza del Covid-19 anticipando, in molti casi, le misure nazionali con provvedimenti che non hanno tenuto conto solo della dimensione sanitaria”.
Soffermandosi sulla problematica delle infezioni ospedaliere, il presidente della Regione ha evidenziato come "in Italia l'incidenza del fenomeno, piuttosto preoccupante, è maggiore che negli altri Paesi europei. A tal proposito, - ha aggiunto - va detto che in Abruzzo e a Pescara, in particolare, da almeno dieci anni sono stati attivati dei protocolli specifici che sono anche oggetto di studi e di pubblicazioni a livello nazionale e non solo. Un buon esempio di sanità pubblica da potenziare ulteriormente - ha ripreso - e da sviluppare su tutto il territorio regionale considerando che, sulla base di alcuni studi internazionali, intorno al 2050, i nuovi microrganismi patogeni potrebbero rappresentare la prima causa di morte nel mondo”.
17 ottobre 2022
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