Manovra. Contratto di 25mila euro lordi per i nuovi iscritti al corso di formazione in medicina generale. Emendamento del Pd in Commissione Cultura
di G.R.
Questo il contenuto di un emendamento presentato a prima firma da Filippo Crimì (Pd) in commissione Cultura alla Camera. Il contratto non darà titolo di accesso ai ruoli del Servizio sanitario nazionale o dell'università né costituirà rapporto di lavoro con tali enti. La copertura economica sarà garantita dai fondi vincolati nel Fondo sanitario nazionale precedentemente destinati ai corsi di formazione specifica in Medicina generale. IL TESTO
09 NOV - Possibili novità in vista per gli iscritti ai corsi di formazione in
medicina generale. Un emendamento alla legge di Bilancio presentato ieri in commissione dai deputati dem della VII commissione Filippo Crimì e Maria Coscia, insieme ai colleghi di partito della commissione Affari Sociali,
Donata Lenzi e
Federico Gelli, propone infatti che, a decorrere dal 1° gennaio 2018, i nuovi iscritti al corso di formazione specifica in Medicina Generale stipulino un apposito
contratto annuale di formazione specialistica ai sensi degli articoli 37,38,39,40 e 41 del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368 dell'importo lordo di
euro 25.000. Il contratto non darebbe comunque titolo di accesso ai ruoli del Servizio sanitario nazionale o dell'università né costituirebbe rapporto di lavoro con tali enti.
Ad ogni modo, come precisato al comma 2 dell'emendamento, ai corsi di formazione in medicina generale iniziati entro l'anno 2017 continuerebbero ad applicarsi le disposizioni vigenti al momento dell'entrata in vigore della presente legge.
Quanto alla copertura economica, si farebbe fronte alle maggiori spese con l'importo dei fondi vincolati nel Fondo sanitario nazionale precedentemente destinati ai corsi di formazione specifica in Medicina generale secondo la disciplina vigente al momento dell'entrata in vigore della presente legge. Tali
fondi sarebbero incrementati di 50 milioni di euro a decorrere dal 2018.
Conseguentemente, all'articolo 81, comma 2, le parole: "300 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2017" sarebber sostituite con le seguenti: "500 milioni di euro annui per l'anno 2017 e 250 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2018".
Giovanni Rodriquez
09 novembre 2016
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