Manovra. Per la commissione Affari Sociali della Camera molte cose da rivedere. Dai fondi per il personale alla farmaceutica
Diverse le proposte di modifica preannunciate ieri dalla XII commissione. La capogruppo Pd, Donata Lenzi, ha sottolineato le difficoltà riguardanti le risorse messe a disposizione per le nuove assunzioni, la mancanza di una più generale revisione del prontuario farmaceutica e i dubbi sugli effettivi risparmi di spesa per i farmaci. Il M5S contesta l'articolo 19 su Human Technopole. Dubbi da Miotto (Pd) e M5S sui nuovi paramentri per i Piani di rientro aziendali.
09 NOV - Prosegue il dibattito sulla legge di Bilancio in commissione Affari Sociali. Molti i dubbi sul testo sollevati dai deputati della XII commissione che hanno ieri preannunciato la presentazione di diverse proposte di modifica.
Per la capogruppo Pd,
Donata Lenzi, permangono difficoltà soprattutto in relazione alle risorse a disposizione per le nuove
assunzioni di personale, al fine di fare fronte alle esigenze di turn-over. Osserva, quindi, come la manovra in esame, "pur concedendo fondi aggiuntivi per la spesa farmaceutica, non affronta la necessità – lungamente attesa – di
revisione del prontuario farmaceutico". Lenzi evidenzia, inoltre, come le novità introdotte al meccanismo delle gare non creino le condizioni per conseguire consistenti
risparmi di spesa per i farmaci, preannunciando la presentazione di proposte emendative al riguardo.
Dalila Nesci (M5S) chiede invece chiarimenti circa la modifica dei parametri per i
piani di rientro dai disavanzi di enti ed aziende del Servizio sanitario nazionale, come previsto dal comma 9 dell'articolo 58 del provvedimento in esame, reputando contestabile la predetta scelta, che "rischia di ampliare notevolmente il numero di enti ed aziende assoggettabili ai piani e quindi esposti al rischio di commissariamento".
Sullo stesso tema è intervenuta anche
Anna Miotto (Pd), osservando come i parametri siano stati resi più stringenti al punto che nel prossimo futuro l'obbligatorietà del piano di rientro "potrebbe riguardare la maggioranza delle strutture interessate". Nell'auspicare un approfondimento al riguardo, paventa i rischi che potrebbero derivare dalla previsione di parametri così rigidi, che costringerebbero le strutture al raggiungimento del pareggio di bilancio, a discapito dei servizi e dell'offerta sanitaria erogati. La deputata dem propone, quindi, di valutare l'ipotesi di rinviare al 2019 l'estensione a tutte le strutture dell'adozione dei piani di rientro e di compiere nel frattempo un monitoraggio sull'andamento delle spese nel 2016.
Miotto ha inoltre preannunciato la presentazione di emendamenti volti a reintegrare il
Fondo per gli interventi del servizio civile nazionale, che risulta ridotto di circa la metà. Richiama, inoltre, la necessità di rifinanziare in maniera più adeguata il
Fondo in favore dei soggetti danneggiati da trasfusioni di sangue infetto, che ora gravano sui bilanci delle regioni.
Paola Binetti (Ap) avrebbe preferito, invece, che nell'ambito delle misure per i
farmaci innovativi avessero trovato spazio anche i farmaci per la malattie rare, ritenendo "doveroso investire maggiormente nella ricerca sulle malattie per le quali ancora non esiste una cura"; preannuncia, quindi, la presentazione di emendamenti in tal senso.
Per quanto riguarda i temi legati al sociale,
Elena Carnevali (Pd) precisa, in particolare, che i fondi per l'assistenza scolastica, destinati al trasporto di studenti disabili, sono confermati anche per il prossimo anno, pur se con una diversa collocazione, essendo previsti nello stato di previsione del ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, limitatamente alla scuola primaria. Preannuncia la presentazione di emendamenti al riguardo.
Su
Human Technopole è poi intervenuta
Silvia Giordano (M5S) evidenziando la posizione molto critica del suo gruppo su questo tema e preannunciando la presentazione di proposte emendative migliorative relative all’articolo 19.
Infine, il sottosegretario alla Salute,
Vito De Filippo, intervenendo sul tema delle
nuove assunzioni di personale ha spiegato come sul tema il Governo ha deciso di stanziare delle cifre specifiche per le nuove assunzioni e per le stabilizzazioni del personale nonostante molte regioni non abbiano completato l'attività di verifica dei loro fabbisogni. Richiama quindi l'assoluta novità di tale impostazione rispetto al trend precedente in materia di assunzioni, stabilite sulla base di fabbisogni reali, osservando come la nuova impostazione potrebbe evitare distorsioni.
Giovanni Rodriquez
09 novembre 2016
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Governo e Parlamento