Padova. L’Omceo promuove le Giornate del Medico, per una riflessione a 360 gradi sulla professione
L'appuntamento è per sabato 18 maggio con i festeggiamenti dei 50 anni di laurea e il giuramento di Ippocrate dei nuovi iscritti. “È indubbio che sia in atto una nuova era della medicina: nuove terapie, diagnosi sempre più specifiche, prevenzione, ma anche riorganizzazione dei luoghi di cura e dei modi di lavorar. I nostri giovani medici quali scenari lavorativi troveranno una volta specializzati?”. Questi alcuni temi del confronto, come anticipa il presidente Omceo Paolo Simioni.
17 MAG - Sarà un’occasione per riflettere sulla figura del medico a 360 gradi: dalla carenza di personale, alla ricaduta sulla qualità dell'assistenza; dai medici in pensione, e la riorganizzazione nell’ambito della sanità veneta in una nuova geografia sanitaria. Stiamo parliamo della Giornata del Medico e dell’Odontoiatra che l’Ordine di Padova che si celebrerà domani sabato 18 maggio alle ore 15.30 all’Auditorium Papa Luciani. Tanti i temi “caldi" sui quali si percepisce l’urgenza di un approfondimento condiviso.
“È indubbio che sia in atto una nuova era della medicina: nuove terapie, diagnosi sempre più specifiche, prevenzione, ma anche riorganizzazione dei luoghi di cura e dei modi di lavorare - anticipa il Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Padova,
Paolo Simioni. E allora, i nostri giovani medici, che sabato presteranno giuramento di fedeltà alla professione Medica e ai suoi dettami etici e deontologici, quali scenari lavorativi troveranno una volta specializzati? In quali strutture verranno assunti? Come sarà la professione che hanno scelto di svolgere? E ancora, qual è la percezione che la società e il paziente oggi hanno della figura del medico?”.
L’incontro è un evento annuale con un forte significato celebrativo per la professione del medico. Saranno premiati 41 colleghi che festeggiano i 50 anni di laurea in Medicina e allo stesso tempo ci sarà il giuramento solenne di Ippocrate per 181 medici-chirurghi e 21 odontoiatri neoiscritti all’ Ordine nell’anno 2018. In questa cornice, si traccerà il quadro della situazione, come ad esempio il tema sul futuro della sanità, spiegata dal prof.
Ivan Cavicchi, docente di Sociologia delle Organizzazioni Sanitarie e Filosofia della Medicina all’Università Tor Vergata di Roma, la nuova figura del medico e la carenza dei professionisti in Veneto.
In una sanità che negli ultimi anni è cambiata moltissimo e continua a cambiare anche in risposta ai nuovi bisogni di salute, si dovrebbe ricercare una maggior stabilità, secondo il prof. Simioni, del modello organizzativo: “Se analizziamo per esempio quello che è successo negli ultimi anni in Veneto, con la riduzione delle Aziende Sanitarie, questo cambiamento inevitabilmente ha avuto ripercussioni su tutte le professioni sanitarie e molte ne continuerà ad avere su noi medici che “offriamo salute”. Ovviamente, queste considerazioni possono essere estese a tutta la Nazione che vede modelli organizzativi sanitari diversi in ogni Regione. Se vogliamo veramente creare “qualità nella salute”, dobbiamo mettere in un’“equazione” una serie di variabili come per esempio le caratteristiche del territorio e demografiche, la specifica cultura, le risorse effettivamente disponibili, la domanda di salute e tentare di creare un modello organizzativo stabile a lungo termine che possa assorbire i cambiamenti attesi legati al progresso della scienza e delle conoscenze nonché ai cambiamenti sociali senza esserne continuamente stravolto. L’instabilità del modello organizzativo è infatti alla base del consumo di una gran parte di risorse non solo materiali che vengono spese per la riorganizzazione piuttosto che per il raggiungimento degli obiettivi di salute”.
Un altro tema importante che merita degli approfondimenti è quello sugli investimenti che il nostro Paese/Regione fa per la salute dei cittadini. “La spesa pro capite – ci spiega il Presidente dell’Ordine – in Italia è una fra le più basse d’Europa, quasi la metà della Germania e molto spesso va a condizionare le scelte di noi medici e la qualità di vita delle persone più deboli”.
La Giornata sarà anche l’occasione per tracciare il punto di come la Scienza medica si sia evoluta nel tempo grazie alle nuove scoperte, con diagnosi sempre più mirate e ospedali sempre più specializzati, con pazienti sempre più informati.
Endrius Salvalaggio
17 maggio 2019
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