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Veneto. Casa di cura Parco dei Tigli. Incontro in Prefettura: verso un accordo azienda-sindacati

Ieri una delegazione di lavoratori ha manifestato davanti alla Prefettura di Padova e incontrato, di concerto con la UIL FPL, il prefetto e i vertici dell’azienda. Sospeso lo stato di agitazione; l’azienda si impegna a trovare un accordo risolutivo dei problemi denunciati dai lavoratori


30 MAG - La Casa di Cura Parco dei Tigli, situata a Teolo nel parco dei Colli Euganei, nasce nel 1929 per opera della famiglia Borgherini che trasforma la casa di proprietà, dopo varie ri-trutturazioni, in sanatorio per TBC polmonare. Con l’esaurirsi della Tubercolosi, il sanatorio viene riconvertito ed strutturato in una casa di cura psichiatrica, la cui attività inizia nel 1957. Tale Casa è una struttura aperta perché i ricoveri vengono fatti su base volontaria e gli ospiti, la cui età media è di 40/45 anni, sono generalmente affetti da gravi disturbi neuropsichiatrici, da dipendenza da alcol, droga e farmaci; vi è anche un’area destinata a persone anziane affette da malattie degenerative. Dal 2013 il Parco dei Tigli è stato accreditato dalla Regione Veneto con DGR n. 2736 e conta 145 posti letto. I circa 100 dipendenti della struttura lavorano 7 giorni su 7 e 24 ore al giorno con turni massacranti. 

Gli stessi lavoratori si prendono in carico 145 pazienti con disturbi depressivi, della personalità, d’ansia, ossessivi compulsivi, schizofrenici, psicogeriatrici, neurocognitivi ed alimentari. La cornice lavorativa è questa; l’aggravante è che l’azienda “Casa di Cura Privata Parco dei Tigli Srl” non tiene conto di alcuni diritti dei lavoratori nonché del lavoro stesso. 

Da circa due anni, infatti, si è aperto un confronto tra UIL FPL e direzione su alcune questioni essenziali. Afferma il resp. Territoriale UIL, Salvatore Livorno: “Abbiamo riscontrato una interpretazione aziendale difforme e di contrasto con il CCNL di settore tale da non garantire la fruizione del corrispondente riposo compensativo; inoltre l’Azienda detiene per proprio conto delle ore dette “banca ore” di cui il dipendente non ha alcuna evidenza in busta paga; non viene riconosciuta la regolamentazione sia del tempo di vestizione che della pausa; turni di lavoro; salute e sicurezza”. 

Questi sono i temi per la quale una delegazione di lavoratori, non in turno, il 29 maggio hanno manifestato davanti alla Prefettura di Padova ed incontrato, di concerto con la sigla sindacale UIL FPL, il Prefetto Renato Franceschelli e i vertici dell’Azienda. Alla fine della riunione, in ragione del tentativo di conciliazione, è stata comunicata la sospensione dello stato di agitazione di tutto il personale della Casa di Cura, con l’impegno tuttavia da parte dell’Azienda di trovare un accordo risolutivo delle problematiche riscontrate con la sigla sindacale UIL FPL e di riconvocare le parti entro 30 giorni e cioè entro il 29 giugno prossimo. 

Endrius Salvalaggio

30 maggio 2018
© Riproduzione riservata

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